Pizze e gelati a Jesolo ritorna la guerra tra commercianti

JESOLO. Sedie e tavolini fuori dei locali, soluzione in arrivo per i primi mesi del 2013. La questione che si apre in questi giorni riguarda le pizzeria al taglio, ma allo stesso modo le gelaterie da...

JESOLO. Sedie e tavolini fuori dei locali, soluzione in arrivo per i primi mesi del 2013. La questione che si apre in questi giorni riguarda le pizzeria al taglio, ma allo stesso modo le gelaterie da asporto che sono considerate attività artigianali e pertanto non idonee a servire e a dotarsi di panchine e tavoli esterni. Centinaia di attività in forte tensione in attesa che il Comune prenda una decisione definitiva su cosa fare. Queste attività più strettamente artigianali vorrebbero poter contare su sedie e tavolini esterni al pari delle tradizionali attività commerciali che animano la passeggiata jesolana.

Il nuovo anno si apre subito con la discussione su questi temi caldi legati al turismo e alla sua offerta variegata. Prerogativa e diritto delle attività dei pubblici esercizi quali bar, pizzerie, paninoteche ristoranti è appunto di avere dei plateatici con sedie e tavoli per i quali oltretutto devono pagare somme ingenti. La possibilità di allestire tavolini e sedie anche nelle gelaterie da asporto e le pizzerie è dunque un altro nodo da sciogliere per il Comune e l'assessore delegato al commercio, Ennio Valiante, alle prese con le fatiche di Sisifo per star dietro a pizzaioli agitati e gelatai innervositi dopo la sequenza di multe della scorsa estate che ha tolto loro il sonno. Tremila euro di multa a chi aveva posizionato una panchina piuttosto che un tavolino con sedie. La soluzione che si intravede all'orizzonte prevede per questa categoria atipica la possibilità di derogare tramite un vuoto nella norma che apre qualche spiraglio. L'assessore sembra propenso a concedere maggiore libertà a pizzerie da asporto e gelaterie.

Ma l'associazione commercianti è già sul piede di guerra. La posizione dell'Ascom è infatti stata sempre chiara, improntata a una netta separazione tra le due categorie. Se non dovesse essere trovato il bandolo della matassa, potrebbe scatenarsi l'ennesima guerra delle pizze e dei gelati. Un altro problema riguarda poi le crepes, sottili frittatine francesi che non potranno più essere cucinate all'esterno dei locali, a quanto pare per non inquinare. Anche in questo caso sono fioccate multe piuttosto salate e iniziati ricorsi che hanno coinvolto le associazioni di categoria. (g.ca.)

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