«Più attenzione quando si usa il compattatore»

Domenica l’invasione di spazzatura, Veritas replica alle accuse: non forzare le aperture

L’isola ecologica di piazzale Donatori di Sangue è tornata a funzionare a pieno regime, anche se Veritas sta cercando di studiare un piano per far sì che gli utenti non danneggino più, anche involontariamente, il sistema. Come accaduto domenica, quando le spazzature hanno invaso il piazzale ed è stato necessario un intervento straordinario per riparare l’eco compattatore e pulire l’area. «Nella calotta del secco era stato infilato qualche cosa di troppo grosso», spiega l’azienda, «che ha forzato la leva e l’ha rotta». A non funzionare, però, anche quella della carta. In questo caso, sempre secondo Veritas, è andata in tilt la “sincronizzazione delle varie operazioni”: fuori uso il sistema di apertura, non è stato più possibile gettare via nulla. La gente che va a gettare la spazzatura, dunque, deve stare più attenta e usare accortezza. Non gettare carichi più grossi del necessario, non forzare le aperture per qualsivoglia motivo. Se un sacchetto o un cartone non entra, non entra e basta. Potrebbero essere installati dei cartelli di avviso, le modalità non sono ancora state decise nel dettaglio. «Le calotte della carta sono state già ingrandite», spiega ancora Veritas, «tanto che all’interno si trova anche materiale che non è carta».

Quelle del secco sono simili alle altre, ma se viene fatta bene la raccolta rifiuti, il secco dovrebbe essere davvero poca cosa. «Tanto che in alcuni comuni vicini dove c’è il porta a porta, il secco viene raccolto una volta ogni 15 giorni». Il punto sta nello smaltire correttamente i rifiuti. Sul versante dell’estetica, Veritas si dice possibilista: «Abbellire ulteriormente? Ci penseremo».

Nel frattempo anche alcune attività commerciali della zona che insistono su via Rosa e nel quadrante che gravita attorno all’isola ecologica, hanno fatto notare il disagio nel gettare le immondizie. Per Veritas non sussistono problemi: «Se la questione riguarda i cartoni, quelli vanno rotti, ma si doveva fare anche prima, nessuno cassonetto ha aperture per scatoloni o polistirolo. È la stessa cosa delle campane. Il resto vanno suddivisi in sacchetti normali, altrimenti c’è l’Ecocentro». (m.a.)

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