Pittore ritrattista

Leonardo D’Este è un pittore ritrattista. Ama dipingere ritratti della gente che incontra o conosce. Si rifà alla scuola del passato, quando non c’erano telefonini o Reflex per ritrarre i volti delle persone. Racconta D’Este: «Sono figlio di un pescatore e di una casalinga. La mia vena artistica ha le radici nel nonno di mia madre, che faceva il pittore. Sono quasi vent’anni che dipingo e comunque con i ritratti non si vive di certo».

Per questo Leonardo alterna il lavoro di ritrattista con quello di paesaggista. Usa olio su tela o su legno. E l’olio che impiega per i colori lo prepara lui stesso. Dipinge in una stanza messa a disposizione dal fratello, a Burano, dove la sua famiglia vive da sempre. E, caso più unico che raro, non usa il telefonino. Per contattarlo o si chiama a casa oppure gli si lascia un messaggio su Instagram.

Nei suoi quadri c’è la luce della laguna e i volti degli abitanti della sua isola. Sono loro i soggetti preferiti di questo pittore che ama i maestri che più di altri seppero catturare la luce. Ricorda che il lavoro del ritrattista non è facile, perché ci vuole molto tempo per realizzare un quadro. E non sempre la persona ritratta ne ha per posare. Una seduta dura mediamente due ore e ce ne vogliono minimo dieci. Anche se la media sfiora le venti sedute.

Messi in maschera

Ora non è più di moda farsi ritrarre da un pittore, ma nella carriera di Leonardo ci sono state persone che si sono rivolte a lui per essere immortalate su tela. Nei suoi quadri ci sono il pescatore, la casalinga, il chierichetto e il fotografo. Leonardo, poi, quando devono posare li veste secondo suoi criteri, In sostanza li mette in maschera. Lui dice perché così acquistano importanza. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia