Pittore

Giovanni “Nino” Liviero è uno dei pittori più produttivi di Venezia. Al suo attivo oltre 800 opere e una quarantina di mostre tra personali e collettive. Nino è il pittore del caos e dei muri di Venezia. Nei muri scrostati della città, nelle scritte che li imbrattano, nelle pubblicità che li coprono, vede il caos dei nostri tempi.
Liviero è nato a Rosà in provincia di Vicenza, a Ca’ Dolfin, dove i genitori lavoravano per conto della famiglia nobile veneziana. Il padre era giardiniere, la madre guardarobiera. Fin da piccolo ha amato i colori, ma non il disegno. E ora racconta: «A scuola, in disegno, avevo sempre 4 o 5. Quando dovevo disegnare prendevo la matita e facevo soltanto scarabocchi», ricorda sorridendo. «Non sono mai stato capace di disegnare, mi piacciono solo i colori e i pennelli».
Nino torna a Venezia da adolescente e ben presto inizia a conoscere i pittori cittadini. Di qualcuno comincia a frequentare lo studio per apprendere le tecniche del colore. Fa mille lavori per mantenere la famiglia. Per un periodo gestisce una trattoria, con il cognato, a Verona.
la salute
«Questo lavoro mi permetteva di avere tempo libero per tornare a Venezia e dipingere. Poi mi sono trasferito definitivamente in città. Ho vissuto alla Salute, il luogo più bello di Venezia. Non ho mai dipinto paesaggi. Perché, come ho detto, non conosco la prospettiva. Se non hai questo di base è inutile dipingere paesaggi», continua Nino. «Io inizio sempre dal colore e dal centro della tela. Pennellata dopo pennellata nasce il quadro, che riproduce la mia fantasia».
Ancora oggi, a 87 anni, Nino dipinge diverse ore al giorno, soprattutto al pomeriggio. —
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