Piove dentro l’istituto 8 Marzo gli studenti oggi in sciopero
MIRANO. Sciopero totale. Hanno preparato perfino una locandina e creato l’evento su Facebook gli studenti dell’istituto 8 Marzo – Lorenz e del liceo Majorana di Mirano per dire che oggi scioperano....

MIRANO. Sciopero totale. Hanno preparato perfino una locandina e creato l’evento su Facebook gli studenti dell’istituto 8 Marzo – Lorenz e del liceo Majorana di Mirano per dire che oggi scioperano. Una manifestazione è programmata nella piazzetta della Cittadella Scolastica in via Matteotti a partire dalle 8.30. Annunciato l’arrivo del deputato M5s Emanuele Cozzolino. Gli studenti delle due scuole protestano e scioperano per le condizioni in cui versano i loro istituti scolastici. Questioni e problemi annosi, che da anni a questa parte non sono mai stati risolti. Anche se la Città metropolitana ha messo a bilancio 12 milioni di euro per la manutenzione e la ristrutturazione di alcune scuole, comunque, lamentano i ragazzi, “abbiamo ricevuto solo tante promesse e niente scadenze”.
A far imbestialire ancora di più gli studenti è stato quando durante l’ultimo acquazzone, si sono ritrovati le aule e i corridoi allagati ed enormi pozzanghere in mezzo ai tunnel che collegano le varie classi ed edifici. Così dotati di secchi, ombrelli, scope, stracci e cartoni hanno tentato di arginare il problema. Altra questione è la temperatura, decisamente troppo gelida all’interno dell’edificio scolastico. L’anno scorso ci sono stati periodi in cui si raggiungevano i sette, otto gradi. Quest’anno si è arrivati a undici. Molti termosifoni infatti, lamentano gli studenti, sono rotti e altri non funzionano regolarmente. Così i ragazzi sono costretti a indossare i giubbotti per tutta la durata delle lezioni. Una situazione ormai invivibile.
«Non è più possibile andare avanti così», dice Carlo Marigo rappresentante d’istituto dell’ 8 Marzo, «questa scuola è la nostra casa, ci passiamo anche otto ore al giorno, tutti i giorni. Non andiamo lì per divertirci. Sono trent’anni che è in condizioni disastrose. I fabbricati del nostro istituto risalgono al 1970 e ora hanno notevoli problemi. A ogni acquazzone i corridoi, e sono chilometri, si allagano tanto da formare pozze ovunque. A creare però il disagio più forte è il freddo. Nei corridoi i termosifoni non funzionano, sembra di stare fuori all’aria aperta, e il gelo ci costringe a girare per la scuola tutto il giorno con i giubbotti. Siamo allibiti dalle risposte ricevute, non abbiamo ricevuto altro che promesse senza scadenze. Una vergogna, ma noi non ci fermiamo».
Serenella Bettin
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