Piove dentro il distretto dura protesta dell’Asl

Mogliano. Palazzo ormai fatiscente, copertura e infissi non tengono più L’azienda sanitaria al sindaco: «Si provveda subito alle manutenzioni»
Di Matteo Marcon

MOGLIANO. Infiltrazioni d'acqua al distretto socio sanitario: copertura e infissi non tengono più. Dopo le copiose piogge di questi giorni si aggravano le condizioni dello stabile che ospita i servizi dell’Asl 9 a Mogliano. Le proteste da parte dell'azienda sanitaria nei confronti del Comune sono state messe nero su bianco pochi giorni fa. L’ingegnere Daniele Panizzo, responsabile del servizio tecnico dell'azienda trevigiana, ha inviato al primo cittadino un appello in cui denuncia «l'infiltrazione delle acque meteoriche» all'interno della sede distrettuale di piazza donatori di Sangue. «In concomitanza con gli ultimi eventi meteorici», scrive Panizzo, «si è ripresentato l'annoso problema delle infiltrazioni dal tetto della sede. Ciò comporta, come comprensibile, disagio e disservizio ad utenti e cittadini». Il responsabile Asl chiede infine all'amministrazione di «provvedere alle manutenzioni necessarie». Ma stando a quanto riportato da chi nel distretto ci lavora, quando le precipitazioni sono abbondanti, le infiltrazioni non riguardano solo il tetto: si formano pozzanghere sulle scale e l'acqua entra anche in alcuni uffici attraverso le finestre a forma di oblò. Attualmente il personale in servizio è formato da circa una quarantina di addetti, a cui si aggiungono gli operatori esterni. I disagi strutturali di questo fatiscente edificio sono noti da tempo e riportano al centro del dibattito la necessità di provvedere quanto prima all’adeguamento degli spazi alle reali esigenze di lavoratori e utenti. Se ai piani alti (primo e secondo) non se la passano bene, soprattutto quando piove, c'è chi ha più volte lamentato come la situazione, in caso di prelievi e vaccinazioni, sia ormai oltre il limite soprattutto al piano terra. In piedi, in fila come sardine, dopo ore e ore di digiuno, è accaduto anche che qualcuno si sentisse male. La risposta a questi problemi, condivisa più o meno da tutte le forze politiche, ci sarebbe da tempo: «È il trasferimento all'istituto Gris», ricorda Giovanni Azzolini, che dell'Ipab di via Torni è anche commissario straordinario, «è ora di farlo, noi siamo pronti. La sede del distretto cade a pezzi, possiamo lasciare in centro solo la Croce Rossa e il servizio prelievi». Nei mesi scorsi il famigerato trasloco del distretto nella villa dell'Istituto Gris è stato però duramente criticato dalla Lega Nord, principale forze di maggioranza. Il progetto si è così arenato ulteriormente. Quando sarà realizzabile, forse, considerato il piano di accorpamento della Regione, il distretto moglianese potrebbe non esserci più.

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