Pienone al parco di Catene Scatta subito la protesta

Festa del Pd: in tremila al concerto degli Africa Unite, critiche dei residenti «Troppi decibel fino a tardi». Village e Rivolta: l’estate calda del quartiere
Di Michele Bugliari

MARGHERA. Con il concerto gratuito degli Africa Unite che venerdì sera ha aperto la Festa del Pd, organizzata in collaborazione con Fucina Controvento, il parco di Catene ha ricevuto il suo battesimo del fuoco come spazio in grado di ospitare grandi eventi. Dalle 21.30, sino alle 24, per tutta la durata del concerto, tra la zona mixer e il palco ci sono sempre state dalle 2.500 alle 3.000 persone e molte altre hanno affollato il terzo parco per dimensioni (8 ettari) della terraferma e gli stand di ristorazione della festa. Il pubblico andava e veniva con un ricambio continuo e l’organizzazione stima in 5.000-6.000 le presenze totali della serata.

L’evento ha dimostrato una volta di più l’estrema vitalità di Marghera per quanto riguarda le manifestazioni estive rispetto al resto del territorio comunale. La nuova iniziativa infatti si va ad aggiungere al Village, agli spettacoli della Municipalità in piazza Mercato che partiranno a luglio col Marghera Opera Festival ma anche alle manifestazioni del centro sociale Rivolta. Come è già successo per gli altri eventi però anche quello del parco ha acceso polemiche. Questa volta a lamentarsi è il segretario dei socialisti, Alvise Ferialdi: «Non abbiamo nulla contro le feste specie quando rispettano le regole del buon vicinato», spiega. «Facciamo nostre le molte lamentele pervenuteci dai residenti di Catene e chiediamo agli organizzatori della Festa democratica di rispettare i decibel consentiti. Sia massimo anche il rispetto delle 23, come orario limite per gli spettacoli all’aperto fissato dal regolamento comunale».

Roberto Turetta, componente di spicco del Pd di Marghera oltre che presidente del Consiglio comunale replica: «Il regolamento comunale impone che gli spettacoli finiscano entro le 24 e non oltre le 23, un limite che abbiamo rispettato. Per quanto riguarda i decibel non mi pare siano stati sforati i limiti e comunque si tratta di una questione sui cui sono tenute a pronunciarsi solo l’Asl e l’Arpav. In accordo con la Municipalità abbiamo organizzato questo concerto, per testare le capacità del parco di accogliere grandi eventi e il risultato mi sembra ottimo. Lo show degli Africa poi sarà l’unico di grandi dimensioni della Festa, quindi un minimo di tolleranza non sarebbe fuori luogo. Poi, ci piace l’idea di una città viva, a costo di prenderci un po’ di parole».

«Quella di venerdì è stata una splendida serata di musica», commenta il presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso, «in cui è filato tutto per il verso giusto. Gli orari sono stati rispettati e non mi sembra che ci siano stati problemi di decibel. Marghera è il territorio più ricco di manifestazioni della terraferma, un valore che dovremmo difendere. A novembre organizzeremo con Ascom sempre al parco una grande fiera sulla bioedilizia che per due fine settimana terrà banco con una tensostruttura di 3 mila metri quadri». Il vicepresidente della Municipalità Bruno Polesel afferma: «Sono stati rispettati i diritti di tutti. Ferialdi si risparmi di fare il difensore delle cause perse».

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