Pesca. Sviluppo del brand, vendita online e quotazioni del pesce sui social. «Il mercato ittico di Chioggia è la nostra Wall Street»

CHIOGGIA
L’asta a orecchio potrebbe rimanere solo un’attrazione turistica per lasciare spazio ad un mercato ittico più moderno, digitalizzato e aperto alle nuove tecnologie. Tradizione e innovazione, con un brand riconoscibile non solo in Italia ma in tutta Europa. È la ricetta del direttore, Emanuele Mazzaro, il cui mandato scadrà nel 2022, ovvero un anno dopo le prossime elezioni amministrative.
«Ci sono molti turisti, che arrivano da tutta Europa», spiega Mazzaro, «per ammirare l’asta ad orecchio che, in questo particolare momento di emergenza sanitaria, non è permessa e viene vista come una vera e propria attrazione turistica, così come tra i nostri progetti c’è la certificazione del nostro prodotto ittico sui tavoli dei ristoranti e nelle fiere. Per questo abbiamo creato un logo ed un motto “Custodi dell’Adriatico” , per un miglioramento dell’immagine che rappresenti l’efficienza, la qualità e la certificazione dei nostri prodotti. Ci stiamo impegnando per la trasformazione delle cassette di polistirolo in carburante, per creare un’isola ecologica, per rimodernare e gestire le banchine, quindi dei nuovi punti luce interni ed esterni».

Quaranta milioni di euro di fatturato all’anno, eppure c’è ancora molto da fare per crescere. «Quando sono arrivato», racconta il direttore Emanuele Mazzaro, «avevo trovato un mercato dalle enormi potenzialità ma troppo chiuso in se stesso. Può sembrare una banalità, ma fuori dell’edificio della sala aste non c’era nemmeno una scritta che identificasse il mercato ittico. Non era aperto alle nuove realtà, in poche parole non si vendeva bene. Abbiamo creato un brand e ci siamo attivati molto sui social, che oggi rappresentano un veicolo importante, abbiamo quindi iniziato quell’ammodernamento necessario per rimanere competitivi, perché questo è un mercato importante per gli operatori, ma anche per l’economia della città». La vera modernizzazione del mercato ittico di Chioggia passa attraverso il digitale.
«Fermo restando che la vendita dovrà rimanere tale e quale», precisa il direttore Mazzaro, «siamo convinti che il nostro mercato abbia la potenzialità, come si è più volte detto, di essere la Wall Street, cioè il punto di riferimento, di tutto l’Adriatico, ma per fare questo bisogna passare attraverso tutta una serie di trasformazioni che diano un’impronta tutta nuova al nostro brand. È mia intenzione informatizzare la vendita, che non significa un’asta elettronica, ma la trasmissione del prezzo di vendita dei prodotti, quindi digitalizzare la sala aste interne del mercato ittico con le quotazioni del pesce che, come in borsa, possano essere consultate in tempo reale attraverso i social di riferimento. Dare la possibilità poi ad accedere alle vendite da remoto, che amplierebbe le potenzialità le opportunità con vendita provenienti direttamente anche da altre città. In poche parole mantenere le proprie caratteristiche e le proprie tradizioni ma riuscire ad aprirsi verso altri mercati, condizione necessaria per uscire dalla crisi post-covid». —
DANIELE ZENNARO
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