Perizia psichiatrica sull’omicida Perale

Si farà la perizia psichiatrica su Stefano Perale, l’omicida reo confesso dei fidanzati Biagio Buonomo e Anastasia Shakurova, 32 e 30 anni. La gip Marta Paccagnella ha accolto la richiesta presentata dal pubblico ministero Giorgio Gava di poter effettuare l’accertamento in incidente probatorio. L’udienza per il conferimento dell’incarico allo psichiatra Gianfranco Rivellini, designato quale perito del tribunale, è fissata per il 31 luglio. La difesa di Perale, rappresentata dagli avvocati Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi, a sua volta ha già conferito l’incarico al professor Mauro Stefanutti, psichiatra dell’Università di Udine, e alla psicoterapeuta Laura Perini. Anche la parte offesa, rappresentata dai familiari dei ragazzi uccisi, potrà nominare i propri consulenti.

La perizia psichiatrica è finalizzata a chiarire la capacità di intendere e di volere di Stefano Perale, oltre che la sua pericolosità sociale. La difesa ha chiesto di poter sottoporre il 50enne docente di inglese a una serie di test psicologici per definirne meglio la personalità e il profilo psicologico. Una richiesta, questa, sulla quale la giudice Marta Paccagnella non si è ancora espressa. Lo farà nell’udienza della prossima settimana, nella quale definirà anche i tempi dell’accertamento tecnico non ripetibile - i cui risultati potranno essere utilizzati come prove in sede di processo - e del deposito delle perizie.

Nei giorni scorsi la giudice ha già designato i periti del tribunale per quanto riguarda le perizie di tipo genetico, chimico-tossicologico e sulle impronte in relazione a poco meno di una ventina di reperti, oltre che l’incarico per le copie forensi dei materiali informatici sequestrati alla ricerca di eventuali file nascosti.

Rubina Bon