Per ricordare Beppe e Rossana

Oggi, alle 11,30 a Sant’Elena, nello stesso luogo dove lo scorso anno era stato piantato un giovane albero, sarà collocato un cippo per ricordare Beppe e Rossana Mantovan, il medico veneziano e la moglie morti in un incidente stradale in Etiopia il 15 marzo 1993. «Il mondo è stato la loro città e loro figli tutti i bambini di strada». Queste le parole, dopo i loro nomi, che riporta il cippo. Beppe era un medico che per anni ha lavorato negli ospedali di Mestre e Venezia e che poi ha deciso di partire per l'Africa per mettere a servizio la sua professionalità di pneumologo di coloro che ne avevano più bisogno, le donne, gli uomini e i bambini del Terzo mondo. E la moglie Rossana lo ha seguito.
Arrivati in Etiopia hanno capito che non bastava curare e guarire e hanno cercato di coinvolgere amici e conoscenti italiani, non solo veneziani, per portare a termine alcuni progetti rivolti soprattutto ai bambini, quelli degli orfanotrofi e quelli di strada di Addis Abeba. Progetti che sono proseguiti anche dopo la loro morte. Gli amici, oggi, vogliono ricordare la generosità nell'amicizia, la profondità negli affetti, l'impegno nel lavoro di entrambi. Con loro prima e poi nel loro ricordo in tanti hanno avviato piccoli progetti in aiuto ai bambini in difficoltà; adolescenti senza famiglia, per i quali - grazie anche alla collaborazione di operatori della Cooperazione italiana - hanno creato laboratori e fornito formazione professionale. Sono così nati una falegnameria, una sartoria, una cooperativa agricola, un laboratorio di calzature. Non solo in Etiopia ma progetti sono stati avviati anche in altri paesi.
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