«Pd-Pdl? Chi ci critica non ha capito nulla»

Rugolotto (Jesolo) replica a chi contesta le “intese montiane”. Zanon (Caorle): «Cambiamento etico»

JESOLO. Alleanze "montiane" nel mirino lungo il litorale alle prese con la corsa elettorale del 6 e 7 maggio. I patti sanciti tra Pd-Pdl di Jesolo e Caorle fanno discutere e hanno sollevato già le perplessità della segreteria provinciale, con Luciana Mion che parla di un'esperienza da non estendere comunque a un orizzonte più ampio.

Come dire, Caorle e Jesolo facciano come vogliono, ma tutto si fermi là. Intanto proprio a Jesolo Valerio Zoggia ha appena presentato la sua compagine che annovera, oltre a Pdl, lista civica Tutti per Jesolo e Udc, anche la lista 365 del Partito Democratico. «Esatto del Pd», scandisce Roberto Rugolotto, anima dei democratici a Jesolo, da anni punto di riferimento per la sinistra jesolana all'opposizione, «noi abbiamo discusso questa alleanza con tutti gli iscritti che sono stati d'accordo pressochè all'unanimità. Il dialogo con le altre forze politiche era iniziato da tempo. Zoggia ha condiviso con noi punti fondamentali che sono il lavoro, la famiglia, lo sviluppo della città e dei suoi servizi al cittadino, la casa. Chi ci ha criticati non ha capito nulla».

Zoggia ha precisato di non riconoscersi in un nuovo Monti in versione litoranea. Nella sua compagine figurano anche l'Mpi di Alessandro Perazzolo, leghisti della prima ora come Luigi Serafin, che ha lasciato il Carroccio in tempi non sospetti, poi i socialisti. Tra questi qualcuno storce il naso. «Quando noi abbiamo fatto questa scelta», ricorda Claudio Ferro che con i socialisti jesolani aveva sostenuto il sindaco Francesco Calzavara assieme a Fi- Pdl, «tutti si sono scandalizzati, eppure lo abbiamo fatto in un momento di grande crisi politica in città, mentre adesso, seppure in ritardo, anche altri comprendono certe scelte».

A Caorle non c'è meno stupore davanti alle alleanze che hanno portato a candidarsi Antonio "Toni" Zanon, chirurgo vascolare di fama, abile tessitore anche in politica di un’alleanza che vede uniti Pdl, Pd, Lega. «Direi che il percorso è stato naturale» spiega entusiasta Zanon, «una reazione a un potere che ormai si è cristallizzato negli anni. Certo la componente del Pdl che si riconosce in Teso è vicina al gruppo dell'ex sindaco Sarto, ma noi puntiamo sul cambiamento della politica a Caorle, un cambiamento che è anche etico. Noi vogliamo ascoltare e discutere le scelte per la nostra città». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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