«Pavone, magistrato e uomo dalle grandissime qualità»

Autorità e familiari della vittime della banda Maniero ieri per la cerimonia dedicata all’ex procuratore di Venezia morto tre mesi fa a causa del coronavirus
Commemorazione del Magistrato Francesco Saverio Pavone, a Campolongo Maggiore Mestre, 21/06/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile
Commemorazione del Magistrato Francesco Saverio Pavone, a Campolongo Maggiore Mestre, 21/06/2020 Foto A. Gilardi/Ag. Lorenzo Pòrcile





«Francesco Saverio Pavone era un magistrato, una persona dalle grandi qualità professionali ed umane. Nel corso degli anni è sempre rimasto vicino alla nostra famiglia, che ha subito un gravissimo lutto colpita dalla violenza della banda Maniero». Ha esordito così , ieri mattina, Michela Pavesi zia di Cristina, vittima innocente della mala del Brenta morta nell’assalto al treno portavalori a Barbariga di Vigonza, il 13 dicembre 1990. L’occasione era la messa commemorativa a Campolongo, a tre mesi dalla morte del magistrato Francesco Saverio Pavone a causa del corona virus.

Nel 1988 il pool del magistrato Pavone ricostruì l’organigramma completo della Mala del Brenta che stava seminando il terrore in Veneto. Le indagini nel 1994 portarono al processo che smantellò l’organizzazione criminale guidata dall’ex boss di Campolongo. A presenziare alla commemorazione, organizzata dal Comune e dall’associazione “Mondo di Carta” c’erano in chiesa oltre alla figlia di Pavone, Antonella, anche il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto, Giampaolo Palmieri per la Questura di Venezia, e i comandi del veneziani della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri.

Il parroco don Emanuele Degan ha ricordato durante la celebrazione religiosa lo spessore umano del magistrato, una figura ricordata anche dal sindaco del paese Andrea Zampieri. Non ha potuto partecipare per motivi famigliari alla commemorazione, la vedova del magistrato la signora Amelia Vargiu «Ringrazio vivamente, scusandomi per l’assenza», il suo messaggio affidato a una lettera, «gli organizzatori di questa commemorazione fatta in ricordo di mio marito, a cui ha potuto partecipare mia figlia Antonella». A partire da luglio, l’ex villa del boss Felice Maniero a Campolongo (confiscata), diventerà ufficialmente “Casa delle associazioni comunali” e sarà con ogni probabilità intitolata proprio a Cristina Pavesi. —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia