Paura a Venezia, ansia a chilometri di distanza

«Respiriamo sostanze tossiche?». La domanda, alla vista delle lingue di fuoco e colonne di fumo che si alzavano da Porto Marghera, campeggiava ieri sui post di utenti dei social che abitano anche a chilometri di distanza. Allarme in centro storico a Venezia, ma curiosità e preoccupazione anche dal Montello o da Jesolo, a decine di chilometri di distanza. Se a questo si aggiunge la puzza che in molti hanno dichiarato di sentire perfino a Mira e a Pianiga, non è esagerato dire che si è scatenata una vera e propria ansia.
Nonostante si fosse esclusa la possibilità di emissione di sostanze tossiche, ma irritanti, l’Asl12 ha comunque consigliato chi abitava in terraferma di tenere le finestre chiuse fino a sera, aumentando lo stato di agitazione. La paura di tutti, l’incubo di un serio incidente al petrolchimico, ha iniziato a diffondersi tramite foto sui social network. Inizialmente molti veneziani pensavano a un incendio a Santa Marta, qualcuno che avesse preso fuoco una grande nave, altri una casa. Da Riva degli Schiavoni si vedeva infatti soltanto una gigantesca nuvola nera, impossibile non notarla. Da Sottomarina sembrava l’arrivo di un temporale. Dalla Giudecca e da Fusina era chiaro però che venivano da Porto Marghera, così come dal Ponte della Libertà. (v.m.)
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