Sessanta dosi di cocaina in tasca, arrestato a Venezia

Succede in Strada Nova, zona San Felice. Lo spacciatore si è tradito mettendosi a correre non appena ha visto i poliziotti. Bloccato un pusher anche a Mestre

Giacomo Costa, Eugenio Pendolini
Polizia a Venezia
Polizia a Venezia

Quando ha notato le divise che avanzavano verso di lui si è girato di scatto e si è messo a correre e, in questo modo, si è solo assicurato di venire inseguito, raggiunto e perquisito.

Venerdì, a San Felice, gli agenti delle Volanti hanno intercettato e arrestato un 36enne di origini tunisine, che a mezzanotte si muoveva tra Strada Nova e la Misericordia trasportando un carico scottante: 36 grammi di cocaina, abbastanza per ricavarne più di sessanta dosi da vendere “al dettaglio”.

Lo straniero, classe 1989, non era un volto noto per le forze dell’ordine: come è emerso dai controlli che hanno seguito l’arresto, a suo carico non c’erano precedenti penali; i poliziotti non lo avevano quindi riconosciuto sulla base di un episodio passato, è stato lui stesso a tradirsi cercando di dileguarsi in tutta fretta alla vista delle uniformi.

Gli uomini della questura erano di pattuglia a Cannaregio proprio alla ricerca di possibili spacciatori: lo snodo tra San Marcuola, Ca’ d’Oro, Santa Fosca e Ormesini in questi giorni è sorvegliato speciale, lì si incrociano i percorsi della movida e del turismo e, quindi, non è strano che sulla scia di visitatori e avventori dei bar si muovano anche i pusher più intraprendenti. Difeso dall’avvocato Claudia De Martin, il 36enne è apparso davanti al giudice ieri mattina, per direttissima, scegliendo di patteggiare una pena di sei mesi. Irregolare in Italia, l’uomo è stato poi espulso dal Paese, venendo accompagnato nei prossimi giorni in un centro per il rimpatrio.

La lotta alla droga continua anche in terraferma, dove sono stati invece gli agenti della polizia locale a intercettare uno spacciatore alle prime ore di venerdì: trent’anni, origini nigeriane, quando gli uomini del pronto intervento lo hanno bloccato aveva addosso diverse dosi di eroina e cocaina, che cercava di piazzare nei dintorni di via Dante.

Notato proprio nel corso di uno scambio con alcuni clienti, lo straniero è stato raggiunto e portato al comando del Tronchetto. Gli agenti erano impegnati a pattugliare a piedi l’area del quartiere Piave, da sempre territorio sensibile e punto di scambio tra tossicodipendenti e fornitori.

A mezzogiorno, cinque ore dopo, anche lui è passato per l’aula del tribunale, rimediando una pena di un anno, un mese e dieci giorni, accompagnata dal divieto di dimora nel territorio della città metropolitana di Venezia.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia