Patronato San Pio X, tre anni di cantieri. Sabato riapre

MIRANO
Riapre il patronato San Pio X, storico punto di aggregazione per i giovani di Mirano. Riapre dopo tre anni di lavori e una spesa di 900 mila euro per riportarlo accogliente e funzionale.
E' il primo di una serie di interventi nel centro storico di Mirano, che cambia volto, anche se lentamente e con un occhio al portafoglio. Nel caso del patronato, il restauro della vecchia villa ambisce a diventare anche occasione per ripensare l'utilizzo del centro giovanile. «Lo scopo rimane quello di educare alla vita buona del Vangelo», spiega il parroco monsignor Lino Regazzo, che da tempo spinge per rilanciare l'oratorio quale centro di educazione e formazione per i giovani miranesi. Sabato alle 17.30 nel piazzale antistante l'edificio, ci sarà anche il Vescovo di Treviso Monsignor Gianfranco Agostino Gardin a inaugurare e benedire l'opera. Dal punto di vista strutturale tre anni di cantiere e di utilizzo parziale della struttura sono serviti al completo restauro della villa che si affaccia su via Cavin di Sala, trovata in condizioni di degrado e abbandono, tanto da non poter quasi più essere utilizzata per problemi di natura statica. Non c'è più lo storico bar al piano terra. Sostituiti invece tutti i solai e la copertura dell'edificio, recuperati gli spazi interni che ora saranno sia in appoggio alla vicina scuola Enaip che a disposizione delle attività pastorali (associazioni, catechismo e scout) e restaurata l'ala che dà sul cinema Erico, dove sono stati spostati i bagni e risistemato l'ingresso alla sala. Completamente rifatta infine tutta l'impiantistica. I lavori, diretti dall'architetto Alberto Pellegrini, hanno portato alla luce anche alcune precarietà nella copertura del cinema, che per questo motivo rimarrà chiuso ancora finché non potrà essere sistemato.
In centro però i cantieri non sono ancora tutti chiusi. E' imminente l'avvio dei lavori anche per palazzo Rodella, uno dei più antichi che si affacciano su piazza Martiri, all'angolo con via Castellantico. Resteranno al piano terra i negozi, al primo uffici e all'ultimo due appartamenti, con l'ingresso spostato su piazzetta Donatori di Sangue. Dovrebbe presto aprire, tra piazzetta Errera e via Bastia Fuori, anche la nuova piazza Vittorio Emanuele II, con una galleria di negozi e uffici (e l'agognato trasferimento della statua del re) che metterà in collegamento l'area di via Barche con quella di via Bastia.
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