Patrocini e consulenze già spesi 28 mila euro
San Donà. Interrogazione di Fingolo che accusa la maggioranza sul caso Sellan «In questa vicenda avrebbe dovuta essere coinvolta l’Avvocatura civica»

SAN DONÀ. Patrocini legali, consulenze in crescita per il Comune. Dai banchi dell’opposizione, il consigliere comunale Enrico Fingolo lancia l’allarme e chiede di poter esaminare i conti e criteri adottati dopo la causa con la ex comandante della polizia locale di San Donà, Danila Sellan cui era stato sottratto il comando del corpo per “retrocederla” a dirigente di anagrafe e stato civile. Una vicenda finita in tribunale perché la dirigente si era opposta a questa decisione ritenuta illegittima. Il Comune aveva evidenziato, invece, la necessità di un comandante del corpo a tutti gli effetti e che non avesse altri incarichi dirigenziali. Per questo la scelta è andata su Marino Finotto.
Sellan era rimasta comunque dirigente di Anagrafe e Stato Civile. La costituzione in giudizio è costata finora oltre 28 mila euro dopo che il Comune ha deciso di affidarsi ad uno studio legale esterno. Precisamente 28.867 euro, suddivisi tra le varie delibere firmate dall’amministrazione per pagare lo studio legale Minnei che è stato incaricato. L’amministrazione comunale di San Donà ha comunque vinto la causa nonostante la resistenza di Sellan, che ha cercato di far valere i suoi diritti e la sua professionalità. Fingolo incalza e chiede di conoscere i criteri utilizzati per la scelta dello studio e tutta la metodologia adottata finora.
«Noi ci chiediamo perché in questa vicenda giudiziaria», esordisce Fingolo che ha presentato un’interrogazione in merito alla questione, «non sia stata incaricata l’avvocatura civica. In delibera si legge che è stato scelto uno studio esterno per garantire la terzietà e imparzialità nel procedimento visti i rapporti tra dirigente e amministrazione. «Con questo», si chiede, «il Comune vorrebbe forse dire che l’avvocatura civica non sarebbe terza né imparziale?”. «Vorremmo anche sapere», aggiunge, «se siano state adottate norme regolamentari per affidare i patrocini legali e con quali criteri è stato scelto questo studio legale. «Infine», conclude Fingolo, «se sono stati richiesti altri preventivi e comparazioni tra i medesimi e se è stata valutata la congruità dell’offerta». Ora le opposizioni paventano altre spese legali in arrivo per ulteriori cause e quindi temono per il bilancio delle casse comunali in un periodo in cui è sempre difficile far quadrare i conti nelle pubbliche amministrazioni e in particolare a San Donà dove ci sono stati tanti investimenti e mutui accesi.
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