Patologia rarissima Operata con successo una ragazza di 16 anni

L’équipe del dottor Maurizio Rizzi guarisce una paziente che soffriva di una malattia congenita all’addome 

Una buona notizia di sanità d'eccellenza arriva dall'Usl Serenissima .

Una rara malattia congenita alle vie biliari difficile da diagnosticare che affliggeva una ragazza di 16 anni (in letteratura, se ne conoscono solo 3 mila casi) è stata scoperta dai gastroenterologi e dai chirughi dell'ospedale all’Angelo e curata con un lungo e complesso intervento, di altissima specializzazion: utilizzando un tratto dell'intestino, sono stati ricostruiti i millimetrici condotti biliari della ragazza, irrimediabilmente danneggiati dalla malattia, con l’alto rischio di sviluppare ripetute pancreatiti e un tumore maligno al colon.

«Ci siamo trovati di fronte al caso di una sedicenne con ripetuti episodi di accesso al Pronto Soccorso con un importante dolore addominale», racconta il primario di Chirurgia, Maurizio Rizzo, «dopo una serie di esami diagnostici sempre più approfonditi, presso il reparto di Gastroenterologia - dove la ragazza è stata ricoverata per la presenza di calcoli nel coledoco - i colleghi gastroenterologi hanno eseguito una ecoendoscopia, con un strumento disponibile solo in alcuni ospedali del Veneto, che ha consentito di sospettare una patologia malformativa congenita».

Semplificando - spiegano i medici - «la ragazza era colpita da una dilatazione congenita dei condotti biliari che collegano il fegato al duodeno, passando per il pancreas: un dotto che dovrebbe avere un diametro di pochi millimetri, era ormai di circa 2,8 centimetri, con la presenza di un calcolo».

«Queste dilatazioni cistiche congenite delle vie biliari», spiega il chirurgo Alfonso Recordare, che ha operato la ragazza, «rappresentano una condizione patologica rara, essendo segnalati in letteratura circa 3000 casi. È una patologia più frequente nel sesso femminile e meglio conosciuta in Estremo Oriente: in Giappone, dove ho avuto la possibilità di osservare altri pazienti colpiti, si registra un caso ogni 500 mila nati, ma è ben più rara in Occidente, dove si registra un caso ogni due milioni di nati».

La giovane - dalla grande forza di volontà - ha sopportato per mesi i dolori addominali, pur di concludere l'anno scolastico. Grazie alla sua determinazione, è stata promossa e, quindi, operata. «La nostra giovane paziente», prosegue il chirurgo, «ha dovuto patire numerose coliche, sotto il controllo del reparto; raggiunto il traguardo della promozione finalmente è stata sottoposta all’intervento chirurgico. Si è operata una resezione di tutta la via biliare, dal tratto interno al pancreas fino ai millimetrici dotti biliari del fegato. La ricostruzione delle via biliari è stata effettuata utilizzando un tratto intestinale escluso dal transito alimentare».

La giovane paziente è stata dimessa dopo sei giorni dall’intervento: guarita. —

Roberta De Rossi

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