Passeggiate a cavallo tra i sentieri del bosco

L'idea è realizzare maneggio e centro di ippoterapia, aumentano gli appassionati di equitazione
Un centro ippico, a destra il Bosco Ottolenghi
Un centro ippico, a destra il Bosco Ottolenghi
 
FAVARO.
Sono sempre di più gli appassionati di equitazione che vorrebbero trovare casa al Bosco di Mestre. Al Demanio è giunta la richiesta di usufruire di una fetta di forte Cosenz da parte di un gruppo di appassionati di cavalli, che vorrebbe spendere tempo, denaro proprio e lavoro per realizzare all'interno del gioiellino militare un maneggio, con tanto di centro ippoterapico.
 Un'idea nata dal nulla, passeggiando per il polmone verde, rendendosi conto delle grandi potenzialità del Bosco Zaher e del Bosco Ottolenghi, dove è possibile far correre i propri stalloni in mezzo agli alberi oramai adulti. E allora, perché non offrire la possibilità a tutti di farlo? «Siamo appassionati di cavallo - spiega Alessandro Bacci - organizziamo dei corsi per diventare accompagnatori turistici, abbiamo tutti i requisiti del caso perché sono anni che lo facciamo, ci piacerebbe dedicarci all'attività equestre come volontariato, vorremmo aprire un maneggio all'interno del forte per sfruttare l'ambiente e proporre passeggiate a cavallo a basso costo per le persone meno abbienti e accompagnare chi lo volesse nell'ippoterapia, cosa che attualmente mettiamo già in pratica con qualche bambino che ne ha bisogno».  Insomma, anziché nei rispettivi maneggi, i cavalli troverebbero casa al forte, dove verrebbe aperto un centro con risorse in proprio, autotassandosi.  Al Demanio la proposta piace, perché così sfrutta una parte del bastione, per la verità molto grande, ancora in disuso. Uno dei proponenti già opera all'interno del gioiellino militare, gestendo il taglio e la manutenzione dei prati e del verde.  «Il contesto - prosegue Bacci - è meraviglioso, le piste ci sono e sono davvero belle, ci offriremmo anche di fare la guardiania: dobbiamo però attendere di capire che cosa accadrà con il federalismo demaniale, se il forte rimarrà allo Stato o se andrà al Comune o ancora alla Regione e in tal caso proporremo il nostro progetto a chi di competenza».  Idea che ben si accompagna con l'obiettivo più volte manifestato dalla Municipalità di Favaro, creare la porta del Bosco all'interno del forte.  Non sono gli unici ad avere nel quartiere in mente iniziative che riguardano l'equitazione e l'ippoterapia. Veca (Venezia Cavalli e Ambiente) oramai da qualche anno punta a realizzare un centro di ippoterapia all'interno dell'ex polveriera Manin a San Giuliano e collaudare l'ippovia Mestre-Jesolo, per creare un circuito turistico in grado di valorizzare i fazzoletti verdi cittadini, le aziende a chilometro zero e le piste che corrono lungo argini, fiumi, canali e a ridosso della gronda lagunare.

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