«Park via Costa, un euro per la prima ora»

Iniziative culturali, venerdì con le luci e vetrine accese, mostre ed esposizioni. Commercianti, negozianti e cittadini, però, fanno presente che c’è un problema, a Mestre, di parcheggi e occhi elettronici che impediscono di accedere al centro, spesso off limits. «È vero», spiega l’assessore al Commercio, Francesca Da Villa, «è un problema sentito, ma è anche un argomento ben noto all’amministrazione. Già adesso, c’è un calendario chiaro che prevede che le Ztl siano spente in determinati giorni. A volte anche quella che a Mestre non ci sono parcheggi e che non sono segnalati, è una nomea che non corrisponde al vero: ce ne sono, pensiamo solo alla segnalazione luminosa che c’è ora nel park di via Costa, anche in questo caso, ripeto, è una questione legata anche all’immaginario collettivo. A volte si danno informazioni che possono avere fondamento, ma vengono presentate in una veste che fa dare un giudizio negativo».
Nel merito entra anche l’assessore alla Viabilità, Renato Boraso: «Negozianti ed esercenti, chiedono riduzioni dei ticket e l’eliminazione delle Ztl. Vorrei tornare a spiegare che questa amministrazione ha fatto molto in questa materia. Siamo la città capoluogo del Veneto dove i parcheggi costano meno rispetto alle altre parti, 0,80 cent in periferia e 1,20 in centro. Senza contare le ore giornaliere gratuite. Alla fine abbiamo fatto moltissimo, sicuramente più degli altri rinunciando a ben un milione di euro di incassi a bilancio, quando siamo arrivati la situazione era ben diversa». Precisa: «Per quel che riguarda le Ztl, ci siamo impegnati, aprendo nei fine settimana, quel che è era possibile è stato tentato». Insomma, l’amministrazione in quanto a zone a traffico limitato e costo dei parcheggi, non è certo stata con le mani in mano. «Quello che possiamo fare e che stiamo valutando per i prossimi mesi, è se modificare il costo del park Costa. Vale a dire far scendere la prima ora di parcheggio da 2 euro a 1 euro. Ovviamente devo confrontarmi con i debiti di Avm, oggi la scelta di far pagare 2 euro non è certo per fare un dispetto ai commercianti di Mestre, ma nasce da un piano finanziario, rate, debiti con le banche che si siamo ritrovati, un parcheggio costato una marea di soldi». C’è poi un’altra questione che sta a cuore ai negozianti e che più volte emerge. Vale a dire le strisce blu nei centri commerciali. «Un pool di dirigenti di uffici diversi - partecipate, bilancio, lavori pubblici, convenzioni - stanno studiando questo tema. Per me il modello è quello dell’Interspar di Corso del Popolo, dove le aree parcheggio a standard pubblico sono regolate da striscie blu. Ciò che vale per il privato in centro deve valere anche per i centri commerciali, dove abbiamo trovato convenzioni nel limbo. Stiamo facendo accertamenti giuridici e patrimoniali da mesi». Conclude Boraso: «Ripeto, per me il modello Interspar è quello che deve essere applicato a tutti, nella parte privata dei posti auto facciano quello che vogliono, in quella pubblica devono esserci le strisce blu». (m.a.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia