Parcheggio Candiani L’ipotesi di vendita accende le polemiche

Il Comune se ne vuol liberare mentre parte il multisala Rischi di aumenti delle tariffe. Orsoni: non diventerà garage
Di Francesco Furlan
MESTRE-VENEZIA:.centro Candiani..05/06/2001 © Light Image studio.Fornasier
MESTRE-VENEZIA:.centro Candiani..05/06/2001 © Light Image studio.Fornasier

Dice l’assessore al Patrimonio Bruno Filippini che «se le cose non cambiano saremo costretti a venderlo. Lo facciamo non perché sia bene o male, ma perché non abbiamo alternative per tappare il bilancio». C’è anche il parcheggio interrato di piazzale Candiani tra i quattordici beni tra terreni e immobili compresi nel piano delle alienazioni degli anni 2013-2014 dal quale la giunta conta di ottenere complessivamente 65 milioni di euro. Per ciò che riguarda Mestre la vendita del parcheggio è - con quella dell’edificio della biblioteca - la fetta più importante della torta che il Comune vende per fare cassa e trovare il saldo per non sforare il patto di stabilità. «Con la riduzione dei trasferimenti statali, con i soldi della Legge speciale che vanno in gran parte al Mose e i minori incassi legati al Casinò rischiamo di non avere alternative», aggiunge Filippini. Oggi il parcheggio di piazzale Candiani, due piani interrati, conta di 300 posti auto, di cui 165 riservati agli abbonati. Dal 1997 è gestito dalla società comunale Avm (Azienda veneziana mobilità).

A due passi dal centro, diverrà ancora più strategico con l’apertura del cinema multisala Furlan all’arena del centro culturale di piazza Candiani, progetto per il quale si sta concludendo l’accordo in questi giorni, forse già domani in consiglio comunale. Le due operazioni viaggiano formalmente su binari separati. Ma di entrambe le cose - multisala e parcheggio - si è parlato anche venerdì sera nel vertice del maggioranza di centrosinistra, e dubbi sono stati sollevati da alcuni esponenti del Pd, i quali si sono chiesti: «Che senso ha venderlo proprio adesso che sta per aprire il multisala?».

E’ stato il sindaco Giorgio Orsoni a garantire che, in caso di vendita, sarà garantito l’uso pubblico, sarà cioè impedito che da parcheggio si trasformi in garage. Qualche perplessità in seno alla maggioranza resta. «Il fatto che il parcheggio sia nel piano delle alienazioni», sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni «non significa poi che venga realmente venduto, e in ogni caso se vogliamo vendere dobbiamo vendere immobili che risultino appetibili sul mercato. L’obiettivo è vendere, e no svendere. Senza contare che con i soldi che incassiamo possiamo fare i lavori pubblici». Oggi i numeri del parcheggio Candiani sono questi: i 165 posti riservati agli abbonati i 104 mila clienti occasionali portano in cassa circa 400 mila euro l’anno.

Le tariffe sono ferme dal 2005: 1.80 euro all’ora (lo stesso che lasciare l’auto sulle strisce blu in centro città) 4.20 euro per due ore, e 6.60 per tre ore. La tariffa giornaliera è di 12 ore, l’abbonamento mensile è di 107. Prezzi competitivi, soprattutto per le soste prolungate, che potrebbero essere ritoccati all’insù da una gestione privata, anche se, come sottolinea Maggioni, «quando si vende, si possono prevedere delle condizioni, si possono mettere dei paletti». Non è escluso poi che il parcheggio possa essere acquistato direttamente da Avm (34 milioni di euro di fatturato nel 2011), scelta che permetterebbe di garantire la gestione pubblica assicurando allo stesso tempo al Comune i soldi di cui ha previsto l’incasso (una somma precisa per il park ancora non c’è). «Ormai il Comune vende tutto per cercare di pagare i suoi debiti», accusa Saverio Centenaro, Pdl «ma dovrebbe farlo riducendo gli sprechi e i costi della macchina comunale. Nel momento in cui non ci sono i soldi bisogna risparmiare, non vendere tutto quello che si ha per fare cassa».

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