Paolo, quello «da cui stare alla larga»
Cameriere sfortunato era approdato al centro accoglienza di Zerman

La baracca dove vive Pozzobon
MOGLIANO.
Paolo Pozzobon è l'irriducibile dell'area delle case sociali ex Ipsia di Zerman. Qui lui, 66 anni, di origini veneziane, era approdato più di 10 anni fa dopo aver lavorato a lungo in Germania. Malgrado vari tentativi da parte dei servizi sociali del comune aveva sempre rifiutato una diversa locazione. Fino a ieri, quando l'hanno prelevato gli agenti. Pozzobon per i vicini è semplicemente «uno da cui stare alla larga». I rapporti con la gente e in particolare con l'associazione Luna d'Agosto che organizza la sagra paesana, erano da sempre tesi. L'ingresso della sua modesta abitazione, che sfruttava abusivamente un allacciamento elettrico ad un'utenza comunale, si affaccia proprio verso il capannone della sagra: «Si metteva in mutande davanti a tutti - raccontano gli organizzatori - o altri problemi». Tensioni che spesso hanno richiesto l'intervento di carabinieri e vigili, con una condanna nel 2007 per minacce a pubblico ufficiale. Pozzobon era cameriere, si allontanava per periodi di tempo indefiniti, faceva ritorno spesso senza fortuna, e chiedeva aiuto ai parenti. «Era una persona distinta - raccontano - L'ultima volta ci ha detto che andava a lavorare in Sardegna, però è tornato dopo tre giorni». Aveva provato anche a partecipare ai lavori socialmente, ma era stato cacciato dopo un giorno.
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