Palloncini bianchi e blu per l’addio ad Alessandro «Sei stato un dono»

Commozione ieri a Oriago per il funerale del bimbo di 8 anni morto per un neuroblastoma. Don Cristiano: era forte e coraggioso 

l’ultimo saluto

«Alessandro è stato un dono, un bambino speciale che fino all'ultimo ha lottato con grande forza. La sua vita è stata una vinta densa di significato». Così don Cristiano Bobbo, parroco di Oriago, nell’omelia per il funerale di Alessandro Sgambati, il bimbo di 8 anni morto a causa di un neuroblastoma.

In chiesa a dare l'ultimo saluto ad Alessandro c'erano mamma Valentina, papà Domenico e tanti amici e parenti della famiglia colpita dal dolore, oltre 200 persone: tanti hanno dovuto ascoltare la messa sul sagrato della chiesa, perchè non era possibile entrare.

«Alessandro» ha ricordato il parroco «si è ammalato quando era ancora nel nostro asilo, gestito dalle suore sacramentine. Sono stati momenti difficili quelli che lui ha affrontato sempre con grande forza in questi anni. Alessandro, quando lo andavo a trovare, mi chiedeva sempre delle campane della chiesa. Aveva questa curiosità unita a una grande voglia di vivere e alla fantasia di tutti i bambini per il quale il Natale è un momento speciale, unico, in cui anche l'impossibile può realizzarsi».

Per questo, ha ricordato don Cristiano, anche nella casa di Alessandro proprio in questi giorni avevano già fatto la loro apparizione i segni del Natale come gli addobbi e il presepe. «In questi anni» ha ricordato il parroco di Oriago «Alessandro non ha mai smesso di lottare. Era un bambino che amava il mare, i giocattoli e che aveva una grande fantasia».

In chiesa una lettera della mamma indirizzata al bambino è stata letta alla fine del rito funebre. Mamma Valentina e papà Domenico hanno ricordato come Alessandro fosse un dono per tutti e amasse i suoi fratellini più piccoli Leandro, Gioele ed Eva. Fratellini che, se gli fosse stato permesso di vivere più a lungo, avrebbe protetto come il loro fratello maggiore.

Durante la cerimonia tante persone commosse non hanno mancato di piangere. Il piccolo Alessandro è stato curato per quasi tre anni nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Padova e anche in quel luogo di sofferenza era riuscito a stringere legami di amicizia con piccoli pazienti, medici ed infermieri.

La famiglia ha infatti invitato durante il rito funebre a devolvere eventuali offerte ad associazioni che si prendono cura di bambini gravemente ammalati. Dopo l'estremo saluto sul sagrato della chiesa di fronte alla bara bianca del bambino sono stati liberati in cielo tanti palloncini bianchi celesti e blu. Alessandro riposerà ora nel cimitero di Oriago, accanto al nonno. —

Alessandro Abbadir

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