Palio delle Repubbliche Marinare, il galeone cerca la vittoria del record

VENEZIA. A caccia della vittoria numero 33. Con un equipaggio più giovane, rinnovato del 50%, senza il suo leader Jean Smerghetto, il galeone veneziano punta al record. Oggi pomeriggio nelle acque di casa del bacino San Marco la 60ª sfida tra le quattro Antiche Repubbliche marinare. Regata dei galeoni su sedile fisso, spettacolo e tradizione in diretta Rai. Venezia, Genova, Pisa e Amalfi si giocano il trofeo che nell’ultima edizione disputata in laguna, quattro anni fa, non venne assegnato per salto di corsia di tre equipaggi su quattro. Era rimasta solo Venezia, che però decise di ritirarsi.
Da allora è cominciata una stagione densa di successi per l’equipaggio affidato all’ex atleta della Canottieri Mestre Stefano Zabotto. Secondo posto ad Amalfi, poi due vittorie di fila, sull’Arno a Pisa nel 2013, a Genova nel 2014. Adesso si punta al tris, e Zabotto non nasconde le sue ambizioni. «Non sogniamoci di ripetere l’esperienza straordinaria dell’anno scorso a Genova», dice, «quella è stata una sfida perfetta, irripetibile, una barca affiatata che viaggiava meglio di tutti gli altri. Stavolta non sarà così, anche se i tempi al remoergometro e al cronometro ci fanno ben sperare. Ricordiamoci che i nostri avversari si sono tutti rinforzati».
Così il galeone veneziano, che ieri mattina ha disputato l’ultimo allenamento al Lido ed è poi rientrato alla base logistica dell’Arsenale, punta in alto. Non ci sarà Smerghetto, e nemmeno il veterano Giovanni Lunardi, riserva. L’otto tiolare che scenderà oggi in campo è formato dal capovoga Gherardo Gamba, 31 anni, atleta della nazionale e della Canottieri Padova; poi Davide Stefanile, altro atleta della Canottieri Padova di sicura esperienza, plurimeedagliato ai campionati italiani. Poi ci sono i quattro veneziani, i fratelli Mattia e Jacopo Colombi della Canottieri Mestre, Michele Ghezzo, 24 anni, campione italiano del quattro di coppia della Canottieri Giudecca, il ventunenne Nicola Zorzetto, il trevigiano Francesco Rigon, che ha partecipato a campionati del mondo, esordiente in galeone. Timoniere un altro veneziano, canottiere anche lui, Stefano Morosinato.
Sfida apertissima, perché nel frattempo anche Amalfi si è rinforzata, consolidando il gruppo storico dei giovani fratelli Abbagnale, di Marco Paonessa e Emanuele Liuzzi. Pisa insiste con Matteo Stefanini e Simone Tonini, Genova con una pattuglia di giovani campioni italiani del canottaggio. Il via alle 18.15 da Sant’Elena. Arrivo davanti al Molo di San Marco dopo circa dieci minuti di gara. Marea leggermente calante, che non dovrebbe provocare troppe differenze tra i numeri d’acqua. Resta sempre migliore la corsia esterna, verso San Giorgio, meno quella numero 1, sottoriva.
I singoli, ma soprattutto l’affiatamento. L’arma in più che Venezia aveva sfoderato nel 2014 a Genova, facendo «scivolare» il galeone. Più veloce di quelli, sulla carta più potenti, di Amalfi e Pisa. Quest’anno l’armo lagunare non si è allenato molto con la squadra titolare. Ma i tempi fanno ben sperare. Peso delle nuove imbarcazioni in vetroresina uguale per tutti, circa 760 chilogrammi. La gara sarà preceduta dal tradizionale corteo storico lungo la Riva degli Schiavoni con i figuranti in costume a rappresentare le quattro antiche Repubbliche del mare. Premiazioni subito dopo sulla tribuna del Molo di San Marco. In attesa del ballottaggio di domenica, il trofeo sarà consegnato dal commissario Zappalorto.
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