Palazzo Manfrin svenduto dalla Regione per 9 milioni

VENEZIA. La Regione “svende” Palazzo Manfrin alla Cassa Depositi e Prestiti per nove milioni di euro. Dopo ben tre tentativi andati a vuoto negli ultimi anni di vendere all’asta il settecentesco...

VENEZIA. La Regione “svende” Palazzo Manfrin alla Cassa Depositi e Prestiti per nove milioni di euro. Dopo ben tre tentativi andati a vuoto negli ultimi anni di vendere all’asta il settecentesco palazzo affacciato sul rio di Cannaregio e che non è più strategico da tempo nelle politiche dell’ente guidato da Luca Zaia. Ma in tutte e tre le occasioni le aste erano andate deserte per mancanza di acquirenti, dopo averlo inserito nel suo piano di alienazioni, insieme ad altri «gioielli» immobiliari veneziani non più utili, per fare cassa, riducendo ogni volta il prezzo, per cercare di invogliarli, in un momento di obiettiva crisi, anche in laguna, del mercato immobiliare. Palazzo Manfrin era stato stimato inizialmente dalla Regione ben 16 milioni e mezzo di euro, ma non era servito proporlo poi a 13 milioni 330 mila euro e, ancora, con un ulteriore «sconto», a 11 milioni 700 mila euro. La Regione avevano pensato di farne la sede del nuovo centro regionale di Restauro, poi sfumato, o trasformarlo in un centro espositivo in collaborazione con la Guggenheim - dopo la perdita della gara per l'acquisizione della Punta della Dogana - ma si era arresa di fronte alla prospettiva di spendere almeno di 10 milioni di euro per restaurarlo. Per questo lo aveva messo in vendita così com'è, per fare cassa. Ma senza successo. Del resto, di tutti gli immobili veneziani messi in vendita in questi anni dalla Regione, solo uno è stato effettivamente aggiudicato, e l’ente si ritrova ancora inutilizzato, ad esempio, l'hotel Bella Venezia, in calle dei Fabbri, stimato inizialmente 10 milioni e 695 mila euro, oltre 1500 metri quadrati ripartiti su cinque piani e dato in concessione trentennale, rinnovata nel 2002, alla società Heredia srl. Per Palazzo Manfrin, la Regione ha infine deciso di aderire al programma straordinario di cessione di immobili pubblici del Ministero dell’Economia, che prevede anche per le regioni la possibilità di cederli attraverso la Cassa Depositi e Prestiti.

La proposta della Cassa è stata quella di offrire «solo» 10 milioni di euro per acquistare il Palazzo, visto che è andato invenduto per ben tre volte e che risulta attualmente inagibile e da ristrutturare. La proposta è stata accettata dalla Regione, che però incasserà solo 9 dei 10 milioni di euro, visto che il 10 per cento delle risorse ricavate dalla vendita è previsto che vada in base all’accordo al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. Se il Comune di Venezia non aveva accettato di svendere Palazzo Diedo e Gradenigo alla Cassa - che offrirà 16,5 milioni di euro contro i 28 richiesti da Zappalorto - la Regione ha invece detto sì per Palazzo Manfrin. (e.t.)

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