Palazzo Grassi, Teatrino anche per i veneziani

Teatrino di Palazzo Grassi sì, ma con la disponibilità, almeno per una decina di giorni l’anno, a fare sì che la Fondazione Pinault lo metta a disposizione delComune e della Municipalità per proprie...

Teatrino di Palazzo Grassi sì, ma con la disponibilità, almeno per una decina di giorni l’anno, a fare sì che la Fondazione Pinault lo metta a disposizione delComune e della Municipalità per proprie iniziativa.

Il Teatrino - con un progetto di ristrutturazione curato dall’architetto giapponese Tadao Ando, come già per quella di Palazzo Grassi e Punta della Dogana - sarà pronto per fine maggio, in concomitanza con la riapertura della Punta e l'inaugurazione della Biennale. Ma ieri a Ca’ Farsetti nella Commissione consiliare che doveva concedere il permesso di costruire in deroga per il progetto - per consentire la realizzazione di una pensilina coperta di accesso ai servizi igienici della struttura - si è acceso il dibattito, sull’onda anche delle recenti polemiche legate al Fontego dei Tedeschi e di quelle per lo spostamento del “Ragazzo con la rana”. A suscitarle, il parere favorevole della Municipalità all’intervento ricordando però l’impegno di François Pinault a mettere il Teatrino, una volta recuperato, anche a disposizione della città, con una convenzione tra l’istituzione, il Comune e la stessa Municipalità. «Il Teatrino è stato per anni in stato di degrado - ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli - e ora viene recuperato a fini culturali dalla Fondazione Pinault, a vantaggio di tutta la città. Pensare di vincolare il via libera a un intervento minimale come quello della pensilina a una convenzione sul suo utilizzo, non ha senso. Se il Consiglio comunale lo ritiene, approvi un ordine del giorno che ne proponga anche l’uso pubblico in alcune circostanze». Ma molti consiglieri sia di maggioranza, sia di opposizione (tra gli altri, Centenaro del Pdl, Guzzo di Italia dei Valori, Bonzio della Federazione della Sinistra, Placella del Movimento Cinquestelle, Lastrucci e Funari del Gruppo Misto, Seibezzi della Lista in Comune), hanno invece sottolineato come vada colta l’occasione della deroga per chiedere - forse proprio con un ordine del giorno - che l’uso pubblico del Teatrino venga concesse almeno in alcune circostanze dalla Fondazione Pinault. Il dibattito si sposterà pertanto in Consiglio comunale, senza che la delibera con la deroga per i lavori al Teatrino - come aveva proposto il presidente della Commissione Giampietro Capogrosso - venisse già approvata in Commissione. Lo spazio restaurato è situato in calle delle Carrozze, proprio adiacente a Palazzo Grassi.

Abbandonato nel 1983, da allora è rimasto chiuso al pubblico. L'intervento di ristrutturazione di Ando è durato poco meno di un anno. Con una superficie di circa 1000 metri quadrati, il Teatrino sarà dotato di un auditorium con una capacità di 220 posti, completo di foyer e di aree tecniche. (e.t.)

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