Otello Bergamo si dimette: «Motivi familiari»

JESOLO
L’assessore all’urbanistica Otello Bergamo lascia la giunta e dice addio alla politica: «Non sarò neanche candidato sindaco». Una decisione improvvisa e inaspettata, che ha suscitato grande clamore in città. Bergamo ha rassegnato le dimissioni nell’ultimo giorno dell’anno, restituendo al sindaco i referati all’urbanistica e alla cultura. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha accettato le dimissioni, che a quanto pare gli erano state ampiamente preannunciate più di un anno fa. In una lettera inviata la notte del 31, ha addotto a «motivi familiari» e «impegni lavorativi» che non consentono più da diversi mesi di espletare l’incarico a tempo pieno.
Laurea a Padova in ingegneria civile nel 1999, progettista e direttore ai lavori di importanti opere, come viadotti della tangenziale di Treviso e all’aeroporto, gallerie e ponti a Venezia, Bergamo vanta numerose pubblicazioni internazionali su riviste specializzate di ingegneria americane e inglesi che hanno portato anche alla vincita dell’Award di ingegneria nel 2015 a Ginevra.
È stato assessore per quasi 14 anni, più altri cinque di consigliere comunale.
Per due volte ha sfiorato il seggio in Regione. Un uomo da 600 preferenze, il più votato nella storia di Jesolo, proveniente da una conosciuta famiglia di commercianti. Il lavoro è aumentato ed è diventato papà.
«Devo fare una scelta sofferta, ma dovuta perché fare l’amministratore oggi più di ieri richiede molto tempo spirito di sacrificio e privazioni», premette, «soprattutto se lo si fa con dedizione e disponibilità totale. Sono impegnato in un nuovo e importante percorso familiare e lavorativo non riuscirei più a garantire come sempre una costante presenza nella sede municipale, non sarebbe nel mio modo di essere continuare a occupare un ruolo part-time. Per questo sono costretto a lasciare spazio a chi può dedicarsi con maggiore presenza. Contribuire ad amministrare una città così complessa significa assumere un lavoro 7 giorni su 7 con sabati e domeniche molto spesso inclusi. Importanti e recentissime novità familiari e la conseguente necessità di tornare al mio lavoro a tempo pieno dopo anni di part-time non riescono più a conciliarsi con la necessità di una presenza costante giornaliera».
«Ringrazio veramente tutti i colleghi di giunta», conclude, «consiglieri, dirigenti e dipendenti che mi mancheranno. Soprattutto dal punto di vista umano sono stati anni importanti nei quali ho messo a disposizione la mia persona e che mi hanno fatto crescere». Il sindaco, Valerio Zoggia, ha già accettato le dimissioni rispettando la scelta e sottolineando professionalità e competenza di Bergamo. I commenti finora sono stati stringati. Tra i pochi a commentare il dirigente regionale del Pd, Francesco Basciano: «Mi dispiace, non posso che augurargli un futuro radioso nella famiglia e nella professione». Nessun commento da Lega o dalle frange della sinistra, come Salvatore Esposito (Prc). Già iniziato il toto assessori: Ennio Valiante, Giovanni Scaroni, Anna Serena Baseotto. —
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