Ospedali di comunità Altri posti letto a S. Dona Jesolo e Portogruaro

SAN DONà. Ospedali di comunità, la Regione ha approvato il piano presentato dall’Usl 4. Quindici i posti letto assegnati all’Ipab Monumento ai Caduti di San Donà, quindi 20 posti letto attivati all’os...

SAN DONà. Ospedali di comunità, la Regione ha approvato il piano presentato dall’Usl 4. Quindici i posti letto assegnati all’Ipab Monumento ai Caduti di San Donà, quindi 20 posti letto attivati all’ospedale di Jesolo che aggiunge così un ulteriore servizio ai tanti esistenti in ambito riabilitativo e non solo, poi altri 2 posti letto all’Unità Riabilitativa Territoriale, sempre nell’ospedale di Jesolo, che si aggiungeranno agli 8 esistenti. All’Ipab Francescon di Portogruaro verranno attivati infine 12 posti letto. Per il direttore dell’Usl 4, Carlo Bramezza, un importante risultato nella programmazione degli ospedali di comunità. «La collaborazione con le case di riposo e le nostre Ipab è costante», spiega Bramezza, «tanto che prevedo entro l’anno l’attivazione degli ospedali di comunità. Per l’ospedale di Jesolo ci vorrà un po’ più tempo per l’esecuzione di importanti investimenti e lavori nella parte attualmente chiusa, che faranno diventare questa struttura più “viva” e frequentata rispetto ai tempi in cui era un grande ospedale. Questa struttura sarà unica in tutto il Veneto per le sue caratteristiche: vocazione riabilitativa con ospedale di comunità e un’ampia offerta di prestazioni ambulatoriali».

Gli ospedali di comunità sono punto di riferimento per la lungodegenza.

«Il progetto», aggiunge Mauro Filippi, direttore dei Servizi Socio Sanitari, «era stato condiviso anche con la Conferenza dei Sindaci perché questa strutture permettono di dare risposte importanti nel territorio, proprio ai soggetti più fragili, i quali una volta ricoverati in ospedale e superata la fase acuta non sono ancora pronti per rientrare a casa». —

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