Ospedale dell’Angelo, non c’è più il bancomat

MESTRE. Intesa San Paolo lascia l’ospedale dell’Angelo e si trasferisce a Zelarino, in via Castellana. Dall’inizio del mese di dicembre, la filiale dell’istituto bancario che si trovava all’interno del nosocomio cittadino, ha levato le tende. Sulle vetrine vuote degli avvisi invitano i clienti nella nuova sede dell’agenzia e si spiega che il bancomat ha smesso di funzionare. Da un mese circa, chi si reca all’Angelo e ha bisogno di ritirare del denaro magari per pagare una visita, di eseguire delle operazioni urgenti, non lo può più fare. E ci rimane parecchio male, visto che la scocciatura non è cosa da poco per i pazienti, i parenti, i dipendenti dell’ospedale. Perché chi sta ore all’interno dell’ospedale può avere bisogno di un prelievo senza contare chi deve pagare il parcheggio, ma anche comperare qualche cosa nei vari negozi o nella sanitaria. In tanti protestano, proprio perché non essendoci sportelli automatici, il posto più vicino dove ritirare è il centro commerciale Auchan, ma per arrivarci occorre tornare nel parcheggio, pagare, prendere l’auto, recarsi nella grande area commerciale di via Don Tosatto e poi tornare in ospedale.
Il “regalo” di Natale, ha lasciato di stucco anche la stessa Ulss 12, nonostante sia la Veneta Sanità a gestire la partita commerciale. «Abbiamo preso atto con rammarico della scelta dell’Istituto bancario», si legge in una nota, «auspichiamo che resti operativo un bancomat al servizio dell’utenza e dello stesso personale dell’Ospedale dell’Angelo». Al riguardo, l’Ulss 12 fa sapere di «avere già inviato una richiesta formale datata 18 dicembre e di adoperarsi perché venga accolta».
Intesa San Paolo, dal canto suo, fa sapere che la chiusura della filiale rientra in un piano di più vasta scala che ha come obiettivo quello di «creare filiali più grandi e funzionali, accorpando le agenzie più piccole, proprio per dare un’offerta maggiore e più strutturata alla clientela». Le filiali piccole, dove si fa quasi solo cassa e dove forse l’afflusso non è alto, sono penalizzate. Il bancomat, essendo installato all’interno dello spazio, per forza di cose, è stato chiuso. L’istituto si sta però impegnando per cercare una soluzione. «Stiamo valutando la possibilità di mantenere uno sportello bancomat», spiega Intesa San Paolo, «tant’è che abbiamo provveduto ad effettuare un sopralluogo per individuare una zona da adibire al servizio e i necessari adeguamenti tecnici richiesti in termini di sicurezza, dal momento che lo sportello funzionerà in maniera autonoma».
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