Orient Experience il locale riapre a Cannaregio dopo quattro mesi

Ci sono muri che separano, altri addirittura che parlano. Uno di questi lo si potrà vedere e ascoltare oggi, alle 19.30, quando, dopo quattro mesi di chiusura, riaprirà la cucina dell'Orient Experience a Cannaregio 1847 con un look totalmente rinnovato.
Il muro in questione è infatti una delle nuove pareti del delizioso locale, riempito di pensieri, poesie e frasi scritte dallo staff composto da tre donne (Sarah Grimaldi, Fatema Sarder e Huda Ahmad) e quattro uomini (Hamed Ahmadi, Alikhan Qalandari, Hussein Kawsar e Saeed Ahmadi).
Da oggi l'Oriente Experience non sarà più soltanto un take away, ma oltre ai tavolini interni già presenti, ci saranno anche altri posti per sedersi e il bagno che prima non c'era. Insomma, una vera e propria chicca arredata con lo stile delle nazionalità che lo compongono. Ai fornelli ci saranno italiani, bengalesi, una palestinese, siriani e afghani, una bella fetta di mondo unita dalla passione per la preparazione del cibo e animata dal principio che davanti a un buon piatto le differenze spariscono per dare spazio alla socialità. «A breve prepareremo un calendario di iniziative», hanno spiegato i tre soci fondatori Grimaldi, Qalandari e Ahmadi, «con serate di musica e presentazioni di libri, ma per ora siamo felici di poter riaprire». Tra lo staff la new entry è Huda Ahmad che preparerà per l'occasione l'ultima specialità nuova del locale, il piatto palestinese maqlude con riso, melanzane e pollo, chiamato anche rovesciata dato che, una volta ultimata la preparazione, si capovolge. Non mancheranno le prelibatezze come il piatto Kofta (polpette di manzo con patate, prugne e noci) e il Sabzi Palak (spinaci, ceci e formaggio).
Vera Mantengoli
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