Ore 12, il tram arriva a piazzale Roma

Anello completato. Il tram è sbarcato ieri mattina in piazzale Roma, e il collegamento fino a Venezia entrerà in funzione da ottobre. Gran sorrisi e strette di mano, il sindaco Giorgio Orsoni con la maschera che salda l’ultimo tratto (42 centimetri) di rotaia, con istantanee da Istituto Luce. Foto e riprese tv, e infine l’annuncio quasi storico. «A partire da ottobre la linea tramviaria entrerà in servizio per i passeggeri». Si potrà arrivare da Favaro, ma anche da Marghera, dove il servizio sarà avviato invece entro un mese. Quaranta chilometri di rotaia pronta a ospitare le rosse vetture della tramvia. «Una realizzazione importante per la nostra città», commenta soddisfatto il sindaco Orsoni, «che la rende moderna, al pari di altre metropoli. Adesso dovremo completare il collegamento con l’ospedale di Mestre e San Basilio». Lavori che vanno avanti da dieci anni, interrotti più volte soprattutto per reealizzare il sottopasso di Marghera. «C’è voluto moto tempo», dice il sindaco, «anche perché sono state nel frattempo ammodernate le reti dei sottoservizi». Così a piazzale Roma è stata completamente rifatta la tubatura in ghisa dell’acquedotto che risaliva al 1920. Rifatta anche la pavimentazione e le condutture per il gas.
La vettura rosso scuro della tramvia spunta dalla Rampa Parisi poco dopo mezzogiorno, trainata da un grosso trattore. A bordo ci sono operai e tecnici della Clea, il presidente di Pmv Antonio Stifanelli, il sindaco Giorgio Orsoni. Arrivato alla fermata scortato da due moto dei vigili urbani, il tram apre le porte. «Questo sarà il capolinea di Venezia», spiega Stifanelli, «due postazioni, tre con quella di emergenza. Entro l’estate sarà realizzata anche la nuova pensilina, in acciaio brunito e vetri trasparenti, in accordo con la Soprintendenza». Stifanelli mostra con una punta di civetteria l’ultimo tratto del binario. 42 centimetri con su stampati i nomi del sindaco e dello stesso Stifanelli. Ultimo pezzo dello «scambio» che Orsoni, sotto l’occhio compiaciuto di telecamere e fotografi mette al suo posto, con tanto di maschera e fiamma ossidrica.
Da ieri il circuito del tram è completato. La vettura è passata anche sul cavalcavia di San Giuliano, mostrando qualche criticità da correggere. Non sul tram ma sui guard- rail in metallo, troppo inclinati e sporgenti e pericolosi per auto e autobus. «Abbiamo chiesto a Veneto Strade di modificarli e arretrarli di almeno 50 centimetri», dice Stifanelli. Che conferma anche il cronoprogramma annunciato qualche mese fa. Dal 15 al 25 maggio sarà completata la linea di terraferma, con l’entrata in servizio – prima senza passeggeri poi a pieno titolo – della linea per Marghera. Nel frattempo sul Ponte della Libertà si concluderanno i lavori di posa della linea di alimentazione. In piazzale Roma sarà ultimato il terminal, davanti ai gabinetti pubblici e all’hotel Santa Chiara. Le transenne saranno rimosse in parte già dai prossimi giorni. Poi, subito dopo l’estate, sarà possibile andare in terraferma in tram. «Sicuro, veloce e silenzioso», dice Stifanelli della sua creatura. Dopo dieci anni di lavori finalmente si intravvede il risultato.
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