Omessi Irpef e Iva Condannato a 6 mesi Francesco Mio
PORTOGRUARO. L’imprenditore Francesco Mio, amministratore di fatto della Mobili Mio Dino srl di Portogruaro, nonché ex patròn del Portogruaro calcio, è stato condannato ieri a 6 mesi di reclusione. Era accusato di omesso versamento di ritenute Irpef e Iva in merito all’attività aziendale. Il giudice monocratico di Pordenone Iuri De Biasi ha concesso la sospensione condizionale della pena e ha disposto in via preventiva la confisca dei beni fino a un valore quantificato in 1. 533. 000 euro.
Mio, 60 anni, residente a Portogruaro, era difeso dall’avvocato Matteo Brovedani che ha chiesto l’assoluzione. L’avvocato ha spiegato che Mio non aveva potuto versare le somme in tempo perché prima aveva dato la priorità al pagamento degli stipendi dovuti ai dipendenti. Il pm, Maria Grazia Zaina, non credeva a questa tesi. Secondo la ricostruzione accusatoria aveva omesso di versare nel termine previsto per la dichiarazione annuale le ritenute relative agli emolumenti erogati per l’anno 2012 per un ammontare di almeno 514 mila euro. Sempre per l’accusa non aveva versato nel termine previsto per l’acconto l’Iva pari a 639 mila euro. Francesco Mio, nel frattempo, è uscito completamente dal mondo del calcio, così come i suoi familiari diretti.
Il nome di Francesco Mio resterà per sempre nella memoria per le promozioni in serie C1 nel 2008 e nel 2010 in serie B. Qui il Porto rimase una sola stagione, retrocedendo solo alla penultima giornata e prendendosi la soddisfazione di battere in trasferta il Siena dominatore del campionato, all’epoca allenato da Antonio Conte. –
R. P.
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