Lido, appartamenti di lusso nell’ex sede comunale abbandonata

Spunta l’ipotesi di recupero dell’edificio in via Sandro Gallo. Ospitava gli uffici dell’anagrafe e il comando dei vigili

Eugenio Pendolini
L’edificio in via Sandro Gallo, ex sede degli uffici dell’anagrafe del Comune
L’edificio in via Sandro Gallo, ex sede degli uffici dell’anagrafe del Comune

Oltre quindici anni di chiusura e di abbandono hanno ormai gettato nel degrado l’ex sede della Municipalità del Lido, in via Sandro Gallo. Edificio storico, realizzato nei primi del ’900, fino ai primi anni duemila ospitava gli uffici dell’anagrafe e il comando della polizia locale, a fianco al comando dei carabinieri (nel cui complesso ora sono state ricavate delle abitazioni).

Poi la decisione di spostare tutto all’interno dell’ex istituto Orseolo, al civico 32 di via Sandro Gallo, a poche centinaia di metri di distanza. Da quel momento, però, l’ex sede è finita nel dimenticatoio, se non fosse per le cerimonie di commemorazione che ogni anno si svolgono davanti alla lapide del partigiano Sandro Gallo e dei caduti della prima guerra mondiale.

Anzi, non mancano le segnalazioni di residenti che denunciano la presenza di senza fissa dimora e di sbandati all’interno dell’ex sede del Comune, diventata negli anni un rifugio notturno. Prova ne sono i resti di bottiglie e di rifiuti in mezzo alle erbacce, specialmente nel piccolo affaccio sulla laguna, nel lato posteriore del palazzo.

 Porte e cancelli sono stati recentemente chiusi con catenacci proprio per evitare intrusioni. Qualche mese fa, era comparsa un’impalcatura che aveva fatto pensare all’inizio di un intervento di restauro. I lavori, però, si sono presto bloccati e, anzi, i tubi innocenti sono stati utilizzati come ricovero per senza fissa dimora.

A dire il vero, però, qualcosa bolle in pentola. L’edificio, infatti, dopo essere passato di mano più volte ora è stato acquistato all’asta da una società trentina. Il progetto, per cui sono già state contattate delle imprese edili, sarebbe quello di realizzarci degli appartamenti di lusso.

Dopo anni di attesa, il discorso potrebbe sbloccarsi nei prossimi mesi. Indubbiamente, i lavori di restauro potrebbero impiegare lungo tempo vista la situazione fatiscente che si è venuta a creare con il passare degli anni. Importanti lavori di manutenzione potrebbero, poi, riguardare anche la riva che affaccia sulla laguna. Le condizioni di salute dell’edificio, comunque, non passano inosservate.

«L’augurio», conferma il presidente della Municipalità, Emilio Guberti, «è che possa essere recuperato in un modo o nell’altro, e che non sia lasciato all’abbandono o che diventi in maniera stabile un punto di ricovero per sbandati».

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