Olmo, domani l'addio allo studente suicida
Alla messa (ore 10.30) saranno presenti i compagni di classe
OLMO.
Si svolgeranno domani alle 10.30 nella chiesa di Olmo, i funerali di S.G., il ventenne di Olmo morto suicida lunedì per non essersi diplomato. Ieri sono arrivati gli ultimi documenti e subito è stata fissata la data dell'ultimo saluto al ragazzo, studente all'istituto Pacinotti di Mestre e molto attivo nella parrocchia. Proprio questa sua vocazione, è stata uno dei temi centrali della veglia di mercoledì sera, dove hanno partecipato tanti ragazzi e adulti, quasi riempiendo la chiesa della frazione di Martellago. A celebrare il rito di preghiera è stato don Tarcisio Milani, che ha voluto ricordare la figura di quel giovane che tanto ha dato alla comunità. «Una vicenda che ci ha sconvolti - dice il sacerdote - e ora ci troviamo qui, pieni di interrogativi e di dubbi. Preghiamo per lui e riconosciamo quanto ha fatto per noi. Abbiamo tanti bei ricordi». Alla celebrazione di domani, saranno presenti i docenti e suoi compagni di classe, oltre agli animatori e ai ragazzi del coro, che animeranno la messa. Proprio il coro, era una delle passioni di S. e con gli altri partecipanti aveva creato un bel gruppo. Ai suoi coetanei, spetterà il compito di dargli l'ultimo saluto. Gli amici hanno preparato tre pensieri: uno sarà del gruppo animatori di Olmo, un altro degli ex compagni delle scuole medie, mentre uno studente del Pacinotti, della stessa classe di S., leggerà un pensiero a nome di tutti. Poi la salma del ventenne sarà cremata, come scritto nelle sue volontà. Intanto continuano le testimonianze di affetto e di vicinanza degli amici e dei conoscenti verso la famiglia del giovane. In questi giorni, i genitori hanno ricevuto la visita e le telefonate di tanta gente, anche dalla stessa scuola, rimasta sconvolta e impietrita da quanto successo. Nessuno si aspettava il gesto estremo del ragazzo, che ha deciso di togliersi la vita dopo aver lasciato un video-messaggio su una videocassetta e una pennetta Usb. Accanto al tavolo del salotto c'erano anche degli scritti con le sue volontà. A trovarlo esanime i genitori e il fratellino più piccolo al rientro da una breve vacanza in montagna.
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