Ol Moran raccoglie nuovi fondi per il convitto per 160 bambini

Anche Mestre ha una lunga tradizione di collaborazione e aiuto e all’Africa. Basta andare a vedere la missione diocesana a Ol Moran, in Kenia, guidata dal mestrino don Giacomo Basso. Qui, con l’aiuto economico di tantissimi veneziani e mestrini, è stata costruita la chiesa intitolata a San Marco, patrono di Venezia. E ora la missione ha un nuovo obiettivo: a Ngare Narok, la parrocchia nel 2013 ha avviato la scuola, poi riconosciuta dal Governo del Kenya come scuola paritaria e centro d’esame. Oggi la frequentano 421 alunni, dalla materna alla classe ottava, ovvero la nostra terza media. Una scuola che ora diventa struttura stabile con il progetto di realizzare un convitto permanente con strutture in muratura, che diventa anche centro di tutela per i bambini a rischio che arrivano da famiglie difficili dove povertà e violenza domestica la fanno da padrone. Una struttura capace di aiutare anzitutto bambine e adolescenti, evitando gravidanze precoci, l’odiosa pratica della infibulazione, lavori imposti. Per il primo annosi parte con un dormitorio nel convitto aperto a 60 bambini, 30 maschi e 30 femmine ma l’obiettivo è arrivare a costruire 160 posti letto. Per entrambi i blocchi occorre un investimento di 80 mila euro, suddivisi in due step
Il progetto del convitto è curato dallo studio di architettura del mestrino Stefano Battaglia.
La prima fase del progetto prevede di riuscire a raccogliere i primi 40mila euro per finanziare i lavori del blocco per le bambine, il primo da cui si partirà. Le donazioni vanno inviate al conto della missione intestato a Basso Giacomo – Missione Ol Moran, all’Iban IT33H0303202001010000090184. Si può anche finanziare l’opera acquistando il libro illustrativo e fotografico dal titolo “La chiesa di San Marco a Ol Moran”, realizzato per l’occasione e che racconta la progettazione e costruzione della chiesa nella parrocchia kenyota. Il volume sarà distribuito tramite i missionari nelle parrocchie della diocesi di Venezia e in alcuni punti vendita cittadini che collaborano alla raccolta fondi di Saint Mark Ol Moran. —
M.Ch.
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