Nuovo mercato coperto a Mestre. L’inaugurazione fa il pieno: «Banchetti di qualità»

Ieri mattina all’alba l’apertura dopo una notte di lavoro frenetico. Scandagliato (Confesercenti): «Ora è necessario un direttore» 
Fotoagenzia Candussi / Ferrazza / Mercato , Mestre / Apertura nuovo mercato di Mestre, nella foto da destra Flavio Scarpa e Davide Scarpa
Fotoagenzia Candussi / Ferrazza / Mercato , Mestre / Apertura nuovo mercato di Mestre, nella foto da destra Flavio Scarpa e Davide Scarpa

L’INAUGURAZIONE

Il nuovo mercato coperto di Mestre fa il pienone. La giornata di ieri può essere racchiusa nella frase di una signora che, facendosi un giro, ha esclamato «qui dentro anche il pesce sembra più bello». In effetti, non c’è mestrino che ieri non abbia fatto una capatina nel nuovo cuore del commercio al dettaglio della città, pronto dopo una notte frenetica di lavori per arrivare all’alba a poter finalmente aprire le porte a chi doveva scaricare la merce per prima cosa, e al pubblico in seconda battuta. Tutti aperti tranne un paio di spazi, tra cui l’arrotino, che si approprierà del suo box nelle prossime ore.

«Siamo contenti e felici», esclama Fabrizio Semenzato dietro il banco della “boutique della frutta”, «sabato è venuto a trovarci anche il sindaco, ha detto che vuole un bel rinfresco, noi siamo pronti. La scelta è stata azzeccata, anche perché visto come gira Mestre, se solo spostavano il mercato dal centro potevano chiudere la città con una cerniera».

Ieri ha inaugurato anche Nonna Bruna, il banco del pesce di Maxuelle Naidi, che prosegue la tradizione legata al pesce: «Lavoriamo al mercato da vent’anni, investiamo nel futuro di famiglia», spiega, «il nuovo mercato ci piace, è bello, adesso deve rodarsi, ma l’importante è che resti pulito e in ordine e per questo serve la collaborazione di tutti». I banchi dell’ortofrutta sono 14. In tanti alzavano la testa adesso che ognuno ha il suo nome in evidenza.

Le aziende bengalesi hanno sei banchi, ma uno di loro Eurobangla, ha un banco di 12 metri (grande come tre posteggi), il più ampio in assoluto, oltre ad altri due con nome diverso, quindi si può dire che se non sono in leggero vantaggio, la metà dei banchi di frutta e verdura parli bengalese.

Soddisfatti anche Davide e Flavio Scarpa dell’alimentari, che fino a due giorni fa temevano sempre che qualche cliente nel mercato provvisorio, potesse farsi male dal momento che il banco era posizionato su un rialzo pericoloso. «Prima se pioveva era un incubo», spiegano le titolari della fioreria, «adesso la situazione è migliore, anche se abbiamo perso un pezzo di plateatico e la nostra merce non si può accatastare, ma ci organizzeremo creando scaffalature».

Qualche malumore nei confronti di alcuni ortofrutta che ancora non rispettano le regole con le cassette fuori posto. Infine il suggerimento di Tiziano Scandagliato (Confesercenti): «Servirebbe un direttore del mercato che faccia rispettare norme e regolamento, soprattutto ora». —

Marta Artico

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