Nozze da favola per il comandante dei carabinieri

JESOLO. Un matrimonio d'altri tempi. A metà tra un film di Vittorio de Sica e un evento glamour di tendenza, il matrimonio del maresciallo Raffaele Battipaglia e della moglie Marta Simioni, con il battesimo della loro piccola Luisa Maria, è stato un evento per tutta la città che ha vissuto per una mattinata i fasti della Jesolo in versione estiva. Avvolto dalla grande unoforme storica dell'Arma, il comandante della stazione jesolana e la moglie sono arrivati a bordo di una Fiat 1800 presidenziale del '61.
Con loro, l'Audi S8 V10 grigia opaca di Bernardo Vacchi, industriale bolognese della nota azienda di macchinari farmaceutici Ima Spa, fratello del playboy Gianluca, contitolare dell'azienda che si contende con Lapo Elkann, grande amico, la palma dell'eleganza ed estrosità. Per questo si attendevano ospiti d'eccezione, addirittura la stupenda Belen. Atteso fino a tarda sera il cantante Renato Zero, che voleva salutare l'amico Raffaele e, a quanto si dice, dedicargli una canzone in privato.
Battipaglia è molto conosciuto. Un uomo di due metri, ex corazziere, guardia del presidente della Repubblica Pertini, 26 missioni all'estero, tutte appuntate al petto con tanto di medaglie, cinque lingue parlate, tra cui arabo perfettamente scritto oltre che parlato. Nella parrocchia di San Giovanni Battista a Jesolo Paese, è giunta la lettera del Patriarca di Venezia a benedire la coppia, durante la messa concelebrata dal vicario parrocchiale, don Massimiliano, quindi dal prete jesolano don Morris che è il segretario del Patriarca di Venezia. All'uscita della chiesa, picchetto d'onore con tintinnio di sciabole per il maresciallo che teneva nella sua enorme mano la piccola figlia Luisa Maria, sorridente tra gli appausi della città. È arrivato a Jesolo anche il comandante della European Gendarmerie Force, Cronelius Kuijs, che assieme a Battipaglia ha partecipato a missioni di pace. Con lui, esponenti della Polizei tedesca, poi i vari rappresentanti delle forze di polizia locali, con il dirigente della polizia di Stato di Jesolo, il dottor Giuseppe Cerni. Tutti in fila con Umberto Verago e Salvatore Rapisarda i carabinieri della locale associazione, poi i bersaglieri di Franco Vidotto e i vertici delle associazioni di categoria di Jesolo. C'erano il sindaco, Valerio Zoggia, in fascia tricolore e vari esponenti politici e dipendenti dei Comuni di San Donà e Jesolo.
La moglie Marta lavora infatti presso i servizi sociali del Comune di San Donà ed è molto conosciuta. Rinfresco in caserma e poi pranzo di nozze nella meravigliosa cornice del ristorante Michelangelo a Cortellazzo, alla corte di Michele Tosetto, e dello chef dei mille piatti, Michele Nesto. Tosetto ha allestito una tensostruttura speciale davanti a un pontile galleggiante in un'atmosfera da festival di Cannes, con suite matrimoniale sopra il ristorante per i due sposini e la piccola Luisa Maria. Ogni tavolo degli invitati aveva il nome di un Paese in cui il comandante ha portato a termine una missione di pace.
Giovanni Cagnassi
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