Nonno abusa della nipotina per anni
Slitta la decisione per il rinvio a giudizio. Un altro caso di molestie al Lido

VENEZIA. E' accusato di aver usato attenzioni a sfondo sessuale nei confronti della nipotina per anni, fino a quando la piccola non ha avuto il coraggio di raccontare tutto alla madre.
Nei confronti dell'uomo, 70 anni, il pm Giovanni Zorzi aveva chiesto il rinvio a giudizio. L'udienza di ieri davanti al gip Marchiori si è conclusa con un rinvio al 14 luglio per problemi di salute dell'anziano.
La bambina, oggi 11 enne, sarebbe stata vittima delle attenzioni del nonno per alcuni anni. A denunciare l'uomo, finito sotto inchiesta per violenza sessuale, era la stata la giovanne madre della piccola che con molta fatica era riuscita a far parlare la bambina.
La piccola aveva così raccontato di come, nelle giornate in cui gli era affidata, il nonno fosse solito accarezzarla nelle parti intime e di come questi contatti si fossero fatti sempre più insistenti e inspiegabili agli occhi ingenui della piccola. Le frequentazioni con il nonno si erano poi diradate quando i gentori della bambina avevano cambiato casa e sestiere. Ma, piano piano, la verità era venuta a galla e l'anziano era finito sotto inchiesta.
Difeso dagli avvocati Riccardo Piazza e Paolo Fedeli, l'uomo si è sempre dichiarato innocente sostendnedo, inoltre, che quando era in casa con la nipotina era sempre presente anche la nonna. Dopo l'incidente probatorio dei mesi scorsi, ieri avrebbe dovuto svolgersi l'udienza davanti al gip ma l'udienza è stata rinviata al prossimo 14 luglio per motivi di salute dell'uomo.
Un'altra storia di violenza nei confronti di un minore è finita in Tribunale. Protagonista della squallida vicenda, questa volta, un uomo del Lido, M.B., accusato di aver abusato di un ragazzino di 14 anni. L'uomo, difeso dall'avvocato Fenzo, ha chiesto di patteggiare e l'udienza è stata fissata ieri al prossim 3 giugno, in attesa del risarcimento della parte offesa, assistita dall'avvocato Pastega.
A scoprire la violenza, per puro caso, era stata la sorella che, entrata in casa, aveva scoperto l'uomo che stava sodomizzando il ragazzino. Denunciato per violenza sessuale, l'uomo ha chiesto e ottenuto di patteggiare la pena. Udienza il 3 giugno.
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