Nuova stazione ferroviaria di Mestre entro il 2030. Già appaltati progettazione e cantiere
Rete Ferroviaria Italiana affida all’impresa Quadrio Costruzioni di Sondrio lavori per un totale di 98 milioni di euro. L’intervento consentirà di unire Mestre con Marghera grazie a un sovrappasso

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha aggiudicato la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere civili e delle tecnologie connesse al potenziamento della stazione di Venezia Mestre, nell’ambito della trasformazione della stazione in un hub di riconnessione urbana e mobilità sostenibile.
Si entra nel vivo, quindi, per il progetto da circa 98 milioni di euro. A progettare e realizzare la nuova stazione di Mestre sarà la impresa Quadrio Gaetano Costruzioni Spa di Sondrio, che ha lasciato indietro altri tre aziende concorrenti. L’intervento rientra in un Accordo Quadro della durata di cinque anni. L’obiettivo infatti è quello di concludere l’ambizioso progetto entro il 2030.
Esprime soddisfazione il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. «Apprendo con soddisfazione l’aggiudicazione da parte di RFI della gara per il potenziamento della stazione di Venezia-Mestre. È una notizia importante per tutta la nostra città, che vede compiersi un ulteriore passo verso la realizzazione di un’opera strategica per la mobilità sostenibile e la riconnessione urbana tra Mestre e Marghera. Questo intervento non è solo un potenziamento infrastrutturale, ma un atto concreto di rigenerazione urbana. Il nuovo scavalco ciclopedonale collegherà in maniera moderna e sicura due aree importanti della nostra terraferma, diventando non solo luogo di passaggio, ma spazio di servizi, di accoglienza, di cittadinanza.
«Sarà l’anello di congiunzione per un asse diretto, senza interruzioni, tra Piazza Ferretto e Piazza Mercato di Marghera», ha precisato il primo cittadino che ritiene il progetto, in particolare quello del ponte a scavalco del fascio di binari ferroviari, una vittoria che lo riporta indietro fino ai tempi della sua laurea in Architettura, con una tesi proprio dedicata ad un ponte sopra i binari tra via Piave e la Città Giardino.
L’intervento, su cui ora si concentrerà il lavoro della Quadrio prevede la realizzazione di un nuovo hub intermodale, costituito da un’opera di scavalco sopra il fascio binari, larga 31 metri e lunga 100 metri, che fungerà da collegamento ciclopedonale tra Mestre e Marghera e da connessione interna alla stazione. Al centro della struttura troveranno spazio locali per servizi di stazione e varchi di accesso per i viaggiatori. Il fabbricato viaggiatori sarà completamente rinnovato ed elevato. Diventerà un edificio su due livelli, destinato a ospitare servizi al viaggiatore, attività commerciali e spazi di attesa e connessione.
«L’intervento si caratterizza per l’elevata complessità realizzativa, dovuta alla necessaria integrazione con altri progetti in corso nell’area e alla costante operatività del servizio ferroviario e del flusso passeggeri», spiegano da RFI.
La stazione infatti, completamente rinnovata, è un tassello di un più ampio piano di rigenerazione e riqualificazione della stazione ferroviaria e delle aree urbane limitrofe, in coerenza con l’Accordo di Programma sottoscritto nel 2018 tra Comune di Venezia, Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) e FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane), per la riqualificazione dell’ambito urbano afferente alla stazione ferroviaria di Mestre e la realizzazione di una struttura di collegamento tra Mestre e Marghera. Lato Mestre tra il palazzo ex Poste e il palazzo Fs sono previste, su carta, due torri alte fino a 100 metri, con varie funzioni. Case sono previste in via Parco Ferroviario, su via Trento.
Lato Marghera accanto al ponte si svilupperà il piano della Salini con altre due torri, uffici direzionali, un grande parcheggio multipiano e un parco. Si potrà arrivare dall’autostrada, parcheggiare in via Ulloa ed entrare da lì nella stazione ferroviaria. Un piano pubblico privato da ben più di 100 milioni di euro.
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