«Non vogliamo scuole sporche»

Spinea. Protesta di genitori e personale dopo il nuovo appalto alla Manutencoop
Una bidella pulisce un'aula il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settbre 2011 a Roma. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Una bidella pulisce un'aula il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settbre 2011 a Roma. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

SPINEA. Pulizia e sorveglianza delle scuole a rischio a Spinea. Lavoratori e famiglie sono sul piede di guerra: protestano i genitori, dopo l’affidamento del nuovo appalto del servizio di pulizia e sorveglianza alla Manutencoop. In agitazione anche i lavoratori della scuola, secondo i quali la nuova ditta non riuscirebbe ad assorbire tutto il personale attualmente impiegato nei plessi scolastici, con conseguente rischio di riduzione delle ore di servizio. Le famiglie stanno dalla parte dei lavoratori: «C’è il rischio di pregiudicare la sicurezza e l’igiene degli ambienti frequentati dai nostri figli», protestano Lucia Veccia e Gabriele Salviato, dei comitati genitori Spinea 1 e 2, «non dimentichiamo che già nel recente passato, con la scellerata riforma Gelmini, sono state tagliate in modo indiscriminato le risorse per la scuola. Con questo nuovo episodio, con questi tagli continui e indiscriminati, anche a servizi tanto delicati e importanti, si rischia di non poter più garantire il grado minimo di pulizia che ambienti come questi richiederebbero». Ma non è solo la pulizia di aule, bagni e corridoi a preoccupare le famiglie. «Anche la sorveglianza dei nostri figli, delegata a queste persone durante le ore di lezione, sarebbe drasticamente ridotta con tutti i rischi che questo comporta», aggiungono Veccia a Salviato, «siamo preoccupati per la sorte della scuola e solidali con i lavoratori coinvolti in questa vicenda». Proprio dai lavoratori arrivano le ragioni dello stato d’agitazione: «Dopo aver subito tagli del 25%, si torna ancora a parlare di riduzione di fondi con ulteriori tagli dal 30 al 70%», protestano le lavoratrici dell’impresa di pulizie, «con il cambio d’appalto siamo alla resa dei conti: già le scuole non vengono pulite come si dovrebbe, quello che sta accadendo ci porta a non poter più garantire l’igiene minima indispensabile». (f.d.g.)

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