«Noi padri separati abbiamo meno diritti rispetto alle donne»

MIRANO

«Perché alle madri viene consentito di avere sempre il gratuito patrocinio e ai padri separati no? In questo modo si lascia a una parte più mezzi per poter agire a tutela dei propri interessi a discapito di un’altra. Io e mia figlia siamo in estrema difficoltà economica. Chi ci aiuta?».

A denunciare una situazione che ritiene ingiusta è Francesco Sorato, che racconta, dal suo punto di vista, quello che gli è capitato: «Ho 54 anni, abito a Mirano e faccio l’operaio con uno stipendio di 1.550 euro al mese», racconta l’uomo, «nel 2018 mia moglie mi ha chiesto la separazione. Mi contestava, fra altre cose, anche degli acquisti immobiliari, una casa al mare. Dal 2011, io garante e lei intestataria del mutuo, ho sempre pagato le rate anche dopo la separazione. Il giudice provvisoriamente ha deciso di lasciare la casa a lei e al figlio minore di 15 anni, mentre la figlia maggiorenne (ne ha 23) ha deciso di lasciare la casa in cui c’era la madre per venire a vivere con me. Ora mi ritrovo la figlia disoccupata (era commessa precaria) causa pandemia. Devo pagare 250 euro di mantenimento al figlio minore, 500 euro di mutuo per casa dove ora vivo con famiglia e pagare il mutuo della prima casa di 460 euro, e la mia ex moglie non intende versare la metà. Mia figlia sta frequentando il corso di operatrice servizi sanitari, che costa 2.000 euro e si sta facendo la patente dell’auto».

«La mia ex moglie», continua, «non mi aiuta: il 65% è a carico mio, il 35% alla consorte. Mia moglie non vuole vendere né la prima casa e neanche quella delle vacanze. L’avvocato a tutte le donne sperate è dato in gratuito patrocinio: il legale della controparte mi sta facendo denuncie e cause a non finire e sono costretto a difendermi e spendere soldi per i legali mentre lei no». La situazione, poi, per consigli sbagliati si è complicata.

«Avevo chiesto di sospendere per 6 mesi nel 2019», spiega, «le rate del mutuo, con la scusante di prendere tempo per decidere al meglio per la vendita dei 2 immobili: mi si consigliava di non pagare le rate fino ad una decisione. Il giudice ha deciso che visto che non pago le rate e la figlia lavorava (con contratto a chiamata) che potevo dare 250 euro mantenimento al figlio. Oggi pago i mutui, il mantenimento e la ex non intende contribuire alle spese. Gli arretrati del mantenimento, circa 3.000 euro del minore, vanno saldati altrimenti scatta il pignoramento dello stipendio».

Alessandro Abbadir

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