«No alla fideiussione»

Ex Umberto I: Miozzi (Consumatori) avverte il Comune

Area ex Umberto I: la polizza fideiussoria presentata giovedì dalla società Dng di Trento è al vaglio dei tecnici degli uffici comunali, i quali vogliono capire quali garanzie possa dare la società che ha deciso di rilasciarla al gruppo trentino, l’Airone Spa di Milano.

A quanto risulta la società ha un capitale sociale di poco più di 5 milioni di euro, a fronte di una fideiussione di oltre 10 milioni. Tuttavia bisognerà aspettare lunedì o martedì per conoscere se l’amministrazione comunale deciderà o meno di accogliere la polizza, dando alla Dng la possibilità di partire con i cantieri dopo che nelle scorse settimane era stata respinta una prima fideiussione della Confidi di Roma. O se deciderà di chiudere i rapporti con la società.

Intanto la rabbia monta tra i residenti della zona e coloro che credono che il Comune debba prendere la situazione in pugno. Tra questi Lorenzo Miozzi, del Movimento consumatori: «Chiediamo all’amministrazione di non accettare nella maniera più assoluta la fideiussione presentata dalla Dng di Trento, società che dovrebbe costruire nell’area dell’ex Umberto I. Da due anni l’ex ospedale è un buco nero, abitato da disperati senza tetto, ricoperto di erbacce, frequentato da topi e scarafaggi. Un luogo di degrado e di sporcizia piazzato non in periferia, non in campagna, ma a qualche decina di metri da piazza Ferretto. Uno scandalo provocato proprio da quegli imprenditori che - seppur hanno cambiato in corsa la proprio capofila - continuano a dimostrarsi incapaci a portare a termine il progetto. Il Comune tolga l’area dalle mani di questi imprenditori». (f.fur.)

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