Negozio d’arte “anti-Covid”: ecco la sfida di due fratelli veneziani

Marco e Elia Terzi abbandonano i souvenir e puntano sul vetro d’artista, con il maestro Cesare Toffolo: «Ci fanno i complimenti»

VENEZA Nemmeno la crisi e il Covid possono bloccare per fortuna chi, nonostante tutto, ha ancora voglia di rischiare e di lavorare con le proprie passioni nella propria città. È il caso - che si spera possa diventare esempio positivo per molti - di Marco ed Elia Terzi, due giovani fratelli veneziani che, sfidando ogni difficoltà, hanno deciso poco più di dieci giorni fa di aprire una propria attività in pieno centro a Venezia e, almeno dai risultati dei primi giorni, sembrano aver vinto la loro scommessa.

Marco e Elia, 34 e 32 anni rispettivamente hanno deciso di compiere il salto da commessi a imprenditori e di aprire un loro negozio di vetro di Murano in campo San Zaccaria con esclusivamente opere del maestro vetraio muranese Cesare Toffolo.

«Prima di intraprendere questa avventura», spiegano i due fratelli, «Abbiamo lavorato diversi anni con souvenir tradizionali, articoli di cui ormai Venezia è satura. Ora abbiamo cercato e trovato questo posto dove grazie all’amicizia con il maestro Toffolo e i suoi figli Elia ed Emanuel, muranesi doc, la cui passione e arte nella lavorazione del vetro di Murano si tramanda da generazioni, è nata questa collaborazione, che ci ha dato la possibilità di vendere le loro opere. Per noi questo, come veneziani, è motivo d’orgoglio: esporre le loro creazioni qui ha valorizzato il campo e darà la possibilità di apprezzare e vedere da vicino l’incredibile passione e lavoro che c’è dietro il vetro di Murano».

Affitto e possibile mancanza di clientela causa virus non li hanno scoraggiati: «Visto il periodo, aprire una nuova attività adesso è logicamente un grosso rischio di cui siamo consapevoli ma che non ci spaventa; ci piacciono le sfide e sono già moltissimi i Veneziani che hanno acquistato e ancor più numerosi quelli che si sono affacciati per farci i complimenti».

Nell'attesa dei turisti, dunque, un esempio positivo per tutti: «Speriamo che ci siano altri a seguire il nostro esempio: Venezia ha bisogno di ripartire, e si può fare proprio iniziando dai giovani». —

 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia