Nasce la grande multisala capienza di mille posti

SAN DONÀ. Ecco il futuro grande cinema multisala di San Donà. I progettisti hanno presentato il progetto in Comune e oggi questo sogno inizia ad avverarsi, tanto che i lavori in via Pralungo, davanti allo stadio Zanutto, dovrebbero partire il prossimo dicembre, entro fine anno dunque. Ieri il gruppo di progettisti formato da Stefano Zanchetta, Tiziano Bressan, Giacomo Scabbio e Simone Mestre ha illustrato a grandi linee il progetto della “CinEmotion”, società di Rovereto proprietaria dell’attuale cinema Cristallo di San Donà e che fa capo al trentino Walter Giacomazzi. L’imprenditore del settore dei cinematografi ha deciso di investire su San Donà dopo accurati studi di geomarketing sul bacino di 100 mila abitanti, compreso tutto il mandamento fino a Jesolo. E proprio il basso Piave si scopre terra di cinefili. La crescita degli spettatori al cinema Cristallo in golena, con le due sale storiche, è stata esponenziale in pochi anni. Giacomazzi ha aperto sale anche a Vittorio Veneto, Porto Viro, Valdagno.
Il cinema di San Donà è il solo di proprietà. Da qui l’idea di un multisala in riva al Piave, investimento di svariati milioni di euro, tra i 3 e i 5, per cinque sale complessive, un migliaio di posti, 10 film proiettati alla settimana. Il progetto è stato depositato, i lavori dovrebbero iniziare a dicembre e termineranno per il dicembre del 2019, poco prima dell’inizio della rassegna cinematografia che ogni anno prende avvio proprio nel periodo delle vacanze natalizie. C’è molto entusiasmo e i progettisti parlano di una struttura che andrà oltre la semplice proiezione di film. «Per prima cosa», spiegano dagli uffici di via Vanzan, “sorgerà all’inizio della porta Nord oltre la quale si svilupperà la città nei prossimi anni, quindi tutta l’economia del Basso Piave. Sarà integrato perfettamente nel contesto urbanistico e cittadino e avrà una valenza sociale, anche perché potrà ospitare convegni e spettacoli, conferenze ed eventi per i giovani. Vi troverà posto inoltre una birreria o ristorante, questo lo si vedrà successivamente, e poi alcuni negozi. Quindi non un semplice cinema, ma una struttura cui fare riferimento per iniziative culturali e sociali. (g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia