Nasce il super-liceo di Mestre

Accorpamenti: Franchetti e Bruno insieme costituiscono un polo con oltre 1.500 studenti

MESTRE. Il super liceo di Mestre con il Bruno (scientifico) e il Franchetti (classico) fusi in un solo istituto con oltre 1.500 studenti e l’attivazione di quattro nuovi indirizzi (scenografico, di automazione, sociosanitario e sportivo) a partire dal prossimo anno scolastico.

Sono queste le novità principali emerse dalle commissioni che ieri pomeriggio nella sede di Mestre della Provincia hanno deciso come riorganizzare le scuole superiori della città, dato che quelle con meno di 600 studenti sono destinate a perdere l’autonomia.

«Credo che sia stato trovato un punto d’incontro», spiega l’assessore provinciale all’Istruzione, Claudio Tessari «e che sia stato tenuto conto delle sensibilità che ci sono state manifestate».

Il super liceo di Mestre. L’accorpamento dei licei Bruno e Franchetti è la notizia principale. Le due ipotesi circolate nelle scorse settimane vedevano il Franchetti insieme al Morin o, nel secondo caso, con il Guggenheim e il Mozzoni. Ipotesi contro le quali si era alzato il coro di protesta di docenti e studenti del Franchetti. «La soluzione presa dalla Provincia, quasi inaspettata, è stata la migliore», spiega Alessandra Artusi, vice-preside del Franchetti, «siamo contenti perché così si mettono insieme due realtà importanti di Mestre, il numero degli studenti è elevato ma non è eccessivo». Con oltre 1.500 studenti il polo Bruno-Franchetti diventa il più grande della città, superando anche il Luzzati-Gramsci-Volta (1270 studenti) e pure il polo dei licei Majorana-Corner di Mirano.

Per ciò che riguarda le altre scuole di Mestre il panorama resta invariato. Stefanini e Morin conservano l’autonomia, così come gli istituti tecnici Zuccante e Pacinotti, che però in futuro potrebbe andare a formare un unico polo tecnico. Ipotesi di cui probabilmente si comincerà a discutere dal prossimo anno.

Il distretto Venezia. Anche per ciò che riguarda il centro storico le decisioni principali riguardano l’organizzazione dei licei. La soluzione presa prevede la creazione di due poli liceali, passando per lo smembramento dell’attuale Istituto Polo-Tommaseo: il Polo umanistico, con l’aggregazione del Benedetti con il Tommaseo, potendo sfruttare la contiguità logistica dei due istituti, ed il Polo liceale artistico-musicale, accordando l’artistico tradizionale con il Marco Polo, ora sede dell’unico liceo musicale. Per il resto a Venezia non ci sono ulteriori cambiamenti: il Foscarini, pur al di sotto dei 600 alunni, essendo un convitto, può mantenere l’autonomia. Discorso a parte merita il Guggenheim che, pur diviso nelle tre sedi dei Carmini (Venezia), Corso del Popolo e via Rielta (Mestre) e dopo varie ipotesi di smembramento e accorpamento, mantiene la propria autonomia.

Indirizzi. Ieri sono stati approvati anche i nuovi indirizzi di studio che dal prossimo anno allargheranno la proposta formativa per gli alunni: il liceo Morin diventerà anche liceo sportivo, il Guggenheim avrà l’indirizzo di scenografia, allo Zuccante si potrà studiare automazione e al Luzzato, ai corsi serali, si potrà scegliere l’indirizzo socio-sanitario.

Entro dicembre la decisione della Provincia su indirizzi e accorpamenti dovrà essere ratificata dalla Regione.

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