Nadia Biasutti perde la battaglia, addio alla leader di "Sos Mestre"

MESTRE. Ha lottato fino all'ultimo istante, senza mai perdere la speranza, per suo figlio Enrico e per le amiche che l'assistevano, i suoi angeli del cuore. Si è spenta domenica mattina all'Angelo, Nadia Biasutti, 51 anni, portavoce di Sos Mestre. Mestrina doc, già consigliere di Municipalità, in prima linea da dieci anni per dar voce ai cittadini e segnalare le cose che proprio non le andavano giù: il degrado del Terraglio all'epoca in cui si contavano anche trenta prostitute lungo la strada, i problemi di via Piave, di via Cappuccina, dei quartieri. Ma era soprattutto una guerriera, che non ha mai perso la sua verve, neanche dal letto di ospedale. La malattia le è stata diagnosticata a giugno 2015. A febbraio l'ultima manifestazione importante con il comitato "Sos Mestre", che aveva fondato tre anni prima. Allora si era presentata con un fazzoletto colorato in testa e il megafono tra le mani, dal quale chiedeva a gran voce al sindaco Brugnaro sicurezza per via Piave, via Trento, via Carducci, via Querini, via Cappuccina.

Dopo il periodo con Forza Italia tra il 2005 e il 2010, si era avvicinata alla Lega, poi aveva proseguito la sua esperienza civica. La pagina Facebook del comitato è stata listata a lutto, online un video che ha raggiunto in poche ore tremila visualizzazioni, il saluto dei suoi “ragazzi”. «Non è solo una mia grande amica», racconta l'amica Gabriella, «è sempre stata una persona attiva, che aveva a cuore la città, che per la sua Mestre ha dato tanto e ha ricevuto poco in cambio, da politici e non».
I funerali si terranno nella parrocchia della Santissima Trinità di Villaggio Sartori.
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