Musile, patteggia 8 mesi l’anziano che investì Andrea Ferrazzo

Il ragazzo  nel 2017 aveva 19 anni e stava andando al lavoro in bicicletta quando fu investito: sopravvisse in stato vegetativo fino al 2020. L’automobilista ottantacinquenne che lo ha travolto ha patteggiato

Ha patteggiato la pena di otto mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, l’automobilista che  ha investito Andrea Ferrazzo nel 2017 mentre si stava recando al lavoro in bicicletta.

Il 23 novembre 2017 alle 6.50, Andrea – allora 19enne – a bordo della sua mountain-bike percorreva la provinciale 50 da Musile verso Fossalta di Piave, in quel tratto via Argine San Marco Superiore. Giunto all’intersezione con via Cavour, dove si trova la fabbrica Metacom in cui lavorava, svoltò a sinistra ma fu travolto dalla Skoda Felicia dell’imputato che sopraggiungeva dietro di lui nella stessa direzione.

Trasportato in condizioni disperate e in coma all’ospedale di San Donà, fu trasferito nella rianimazione dell’Angelo di Mestre, dove rimase fino all’1 dicembre 2017 in lotta tra la vita e la morte. Fu poi ricondotto nella terapia intensiva di San Donà e in quella del Ca’ Foncello di Treviso.

Sopravvisse in stato vegetativo persistente fino al 20 marzo 2020 all’ospedale di San Donà, quando gli fu fatale una polmonite che ebbe facilmente ragione del suo fisico debilitato.

I genitori di Andrea, che in questi anni si sono appoggiati a Studio3A-Valore, si sono costituiti parte civile con l’avvocato  Andrea Piccoli: sono stati risarciti solo in parte e ora la speranza è che, visto il patteggiamento dell’85enne R.B. (anch’egli di Musile come la vittima) e la relativa ammissione di colpa, anche la compagnia di assicurazione della vettura, Generali, liquidi un risarcimento decoroso.

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