Murano, imprenditore assolto non nascose 21 milioni al Fisco

R.d.r.

venezia

Era accusato di non aver denunciato redditi per oltre 21 milioni di euro, nel modello unico presentato al Fisco nel 2015. Ma ieri, l’imprenditore Alessandro Vecchiato – già contitolare della Foscarini Spa, celebre azienda nel settore dell’illuminazione e del design, nata a Murano e ora con sede a Marcon – è stato assolto prima ancora che avesse inizio il suo processo.

La giudice Michela Rizzi ha, infatti, accolto l’istanza presentata dai difensori – il professor Dario Stevanato e l’avvocato Umberto Pauro – e ha emesso una sentenza di assoluzione ai sensi dell’articolo 129 comma 1 del codice di procedura penale.

Cosa è accaduto? I 21 milioni e 200 mila euro erano il corrispettivo della cessione delle quote della Foscarini Spa da parte di Vecchiato, avvenuta nel 2014. «Redditi che erano stati correttamente iscritti nella dichiarazione come plusvalenza finanziaria, come gli era stato indicato dal commercialista e come – del resto – ci era già stato riconosciuto dalla Commissione Tributaria. Per questo abbiamo presentato l’istanza», spiega l’avvocato Pauro.

Secondo la Guardia di finanza e la Procura che aveva ottenuto il rinvio a giudizio, quei milioni – invece – dovevano essere iscritti come elementi attivi, ovvero, redditi sui quali pagare aliquote fiscali per superiori a quelle che si pagano sulle rendite finanziarie.

Tant’è, il processo per “dichiarazione infedele” in violazione dell’articolo 4 del decreto legge 74/2000 – contestato dalla Procura – ieri non è neppure iniziato. Dopo una lunga camera di consiglio, la giudice Rizzi ha assolto l’imprenditore veneziano, prima ancora di avviare il dibattimento. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. —



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