Murano, il nuovo marchio di autenticità

MURANO. Una piccola etichetta per proteggere un mercato tanto prezioso quanto fragile, minacciato dalla contraffazione che si appoggia sulla scarsa conoscenza: ieri, a palazzo Balbi, Regione, Camera di Commercio e Promovetro hanno presentato il nuovo marchio di tracciabilità per il vetro artistico di Murano, un bollino ad alta tecnologia capace di veicolare una miriade di informazioni e, di conseguenza, tutelare sia produttore che consumatore. Proprio l’ente camerale, d’altronde, nel corso di un recente studio sulle botteghe del centro storico veneziano, ha rilevato come persino a Venezia solo un manufatto vetrario ogni cinque venduti sia effettivamente realizzato nell’isola delle fucine: l’indagine, svolta su un campione di dodici negozi e 120 oggetti, ha evidenziato anche la presenza sui prodotti di addirittura 41 differenti diciture, solo nove delle quali fanno inequivocabilmente riferimento a una lavorazione muranese; è stata poi verificata l’attività di 52 fornitori, di cui solo 15 operanti nell’isola, e di 66 filiere riguardanti l'oggettistica in vetro, ma solo in 17 di queste è stato possibile individuare in Murano l’effettivo luogo di produzione (42 avevano invece base nella provincia di Venezia, quattro in altre parti d’Italia e le restanti tre in Romania, Repubblica Ceca e Marocco). Se a questi dati si aggiungono quelli sull’attività delle stesse fucine, con oltre 120 chiusure in 7 anni a fronte di 260 circa ancora in attività, appare evidente quanto la contraffazione e la concorrenza non trasparente stiano danneggiando il settore.
Ecco quindi che il nuovo bollino di autenticità, la cui falsificazione risulterebbe troppo complicata per risultare economicamente conveniente, mira a tutelare un mercato che, come ha ricordato ieri l’assessore regionale allo Sviluppo, Roberto Marcato, non ha come bacino solo la laguna, ma il mondo intero: il marchio si comporrà di pellicole ottiche multi-strato formate da centinaia di sottilissimi strati di polimeri, microsfere di vetro ad elevato indice di rifrazione, stampa con foil oro a freddo, inchiostro fluo UV rosso e blu, pretagli di sicurezza e un codice bidimensionale collegato ad un database protetto che identifica inequivocabilmente il prodotto; la tecnologia Data Matrix permetterà poi di comunicare una miriade di informazioni, foto e persino video della realizzazione, leggibili con la app gratuita “Original Murano Glass”, scaricabile da smartphone e tablet, o sul sito www.muranoglass.com. «Si tratta di una rivoluzione per il vetro di Murano», afferma Luciano Gambaro, presidente del Consorzio Promovetro Murano, «non un punto di arrivo, ma di partenza: le istituzioni devono essere al nostro fianco, senza un sostegno finanziario forte si rischia di vanificare tutto il lavoro fatto».
Giacomo Costa
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