Murano, Centro Musica senza una sede. Si rischia la chiusura
L’opposizione in Consiglio Comunale ha presentato un’interrogazione per chiedere risposte al Comune

Ipotesi taglio dei corsi di musica e canto, al Centro Musica di Murano, associazione culturale senza scopo di lucro attiva sull’isola dal 1993. La piccola realtà che da decenni si propone come centro aggregativo è costretta a una brusca frenata, a causa della perdita della concessione d’uso della sua storica sede, all’interno del parco Navagero. L’edificio, di poco meno di 50 metri quadrati, è di proprietà comunale e quest’anno sarebbe stato dato in concessione al nido privato in appalto al Comune, Marcondirondirondello, per ampliare le attività con i bambini dai 3 ai 36 mesi.
Al Centro Musica sarebbe stato concesso l’uso del Centro Civico Briati, di circa 24 metri quadrati. Spazio che l’associazione culturale usava già con un orario ridotto poiché, da una parte era troppo piccolo per ospitare i corsi più numerosi e, dall’altra, è vicino alle abitazioni e la musica avrebbe potuto disturbare i residenti. A sollevare la questione sulla riduzione delle attività dell’associazione e sulla concessione degli spazi è stata la consigliera Sara Visman (M5s) che ha depositato in Consiglio Comunale un’interrogazione, firmata dai capigruppo degli altri gruppi di opposizione, Cecilia Tonon (Venezia è anche tua), Gianfranco Bettin (Verdi), Giuseppe Saccà (Pd) e Marco Gasparinetti (Terra e acqua).
«Il Centro Musica è stato avvertito a bando già aperto» spiega Visman, «e ora è emersa una graduatoria provvisoria, in cui la sede viene data al Marcondirondello, contro cui noi non abbiamo nulla» puntualizza, precisando come a preoccupare sia il destino dell’associazione culturale muranese, una realtà ben inserita sull’isola e attrattiva, che organizza corsi ed eventi musicali che sono innanzitutto un collante sociale a Murano. «Questo scenario, la mancata assegnazione della sede, significherebbe costringere l’associazione a chiudere immediatamente la sala prove e a ridurre all’osso le proprie attività, privando l’isola di un significativo e unico punto di aggregazione giovanile con indirizzo musicale» ribadiscono i consiglieri di opposizione.
Anche il presidente del Centro Musica, Paolo Cenedese, si dice preoccupato per la situazione: «Non possiamo andare al Briati, è troppo piccolo e noi abbiamo troppi strumenti, non è uno spazio adeguato» fa notare. L’associazione, infatti, in questi anni è cresciuta e ha allestito una vera e propria sala prove attrezzata, che in poco più di venti metri quadrati non ci può stare. Per questo, per evitare lo stop definitivo dei corsi musicali, i consiglieri hanno chiesto all’assessora Paola Mar di dare delle risposte al riguardo e all’amministrazione di «farsi parte attiva per risolvere questa incresciosa situazione».
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