Morto nello schianto col pulmino, gli amici: «Massimiliano affrontava la vita con coraggio»

La morte del 40enne di Eraclea è stata un colpo per tutta la comunità. Il cordoglio della sindaca  Nadia Zanchin: «Vicini alla famiglia in questo momento terribile»

Giovanni Cagnassi
Massimiliano Burato gestiva un locale insieme ai genitori
Massimiliano Burato gestiva un locale insieme ai genitori

Il cordoglio del sindaco di Eraclea, Nadia Zanchin, e il ricordo commovente degli amici di Massimiliano Burato. La morte del 40enne di Eraclea è stata un colpo per tutta la comunità eracleense. «Siamo vicini alla famiglia», ha detto il sindaco di Eraclea Nadia Zanchin, «sono eventi tragici che ci lasciano senza parole, senza un perché. Siamo tutti stretti attorno al loro dolore in questo momento terribile che davvero ci fa soffrire».

Minibus fuori strada, Massimiliano muore a 40 anni davanti ai genitori. Chi era
I rilievi della polizia locale di Eraclea e il 40enne Massimiliano Burato (foto Bortoluzzi)

La provinciale 54 è stata teatro di diversi incidenti stradali anche molto gravi in questi anni e l’incrocio con via Valle Tagli è stato più volte segnalato per la sua pericolosità, tanto che è stato installato anche uno specchio per consentire una migliore visuale agli automobilisti all’altezza dell’incrocio.

La morte di Massimiliano, davanti agli occhi dei genitori, anche loro feriti non gravemente dopo la fuoriuscita autonoma in cui il figlio ha perso la vita, è diventata in breve tempo di dominio pubblico a Eraclea, dove la famiglia è molto conosciuta e dove lavora da anni nel settore del commercio e dei pubblici esercizi.

Hanno gestito un minimarket a Eraclea mare, poi un primo locale, sempre a Eraclea mare, adesso quello di Porto Santa Margherita che era diventato un punto di riferimento anche nel territorio di Caorle.

Michele Turchetto, voce della conosciuta band dei Baccoxbacco ha sentito un colpo al cuore quando ha saputo che era Massimiliano l’uomo che ha perso la vita nell’incidente del Brian: «Lo conoscevo molto bene, era una persona che aveva affrontato tanti ostacoli nella vita, era in carrozzina da tempo. Negli ultimi anni aveva gestito con i genitori il locale a Porto Santa Margherita, il Paradiso da Max, dove io ho suonato diverse volte. Lui era sempre molto professionale e disponibile, affrontava la vita difficile con energia e grande coraggio. E tutta la sua famiglia è davvero molto rispettabile e conosciuta».

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